Settembre 2004: il Napoli è nel pieno del fallimento e Aurelio De Laurentiis, mentre studia come rifondare il club, guarda con ammirazione al miracolo Chievo. In quei giorni scopre Giovanni Sartori, capace di costruire una squadra competitiva con mezzi limitati. Parte una telefonata, poi un confronto diretto: l’idea di unire le forze è concreta, ma Sartori sceglie il cuore e resta a Verona, fedele alla creatura che aveva costruito. De Laurentiis capisce, apprezza e vira su altre soluzioni, affidandosi poi a Pierpaolo Marino e Giampiero Ventura.
Da allora non è mai cambiata la stima reciproca. Ventuno anni dopo, quel filo mai spezzato torna a intrecciarsi simbolicamente nella finale di Supercoppa a Riad, dove De Laurentiis e Sartori si ritrovano da avversari, ma con lo stesso rispetto di allora. Una storia mancata che il calcio ha deciso di far riaffiorare col tempo.
Fonte: Gazzetta
