CdS Campania – “SUPERNAPOLI”. Conte vuole il 2° titolo del 2025

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Le parole dure al Dall’Ara  dopo il ko, la fuga a Torino,  il cambio modulo, Lang e la svolta

 

Bologna

Il Bologna aprì la minicrisi ora è la rivale di Supercoppa  

 

Chi vince  domani alzerà  il secondo trofeo in sette mesi  

 

Come in un cerchio del destino che proverà a chiudere, il Napoli ha fatto un girotondo dal Dall’Ara a Riyadh in quarantatré giorni: è caduto di schianto, ha tremato, ha alzato la voce e abbassato gli occhi, e poi s’è rialzato a testa alta. Fiero e orgoglioso come il suo allenatore. La finale di Supercoppa contro il Bologna in programma domani alle 20 italiane all’Al-Awwal Park, l’arena illuminata di blu in mezzo al deserto di asfalto e grattacieli della capitale saudita, sembra tanto una pagina vuota dove scrivere solo la parola fine: di un percorso, di un cammino, di un momento che in un mese e mezzo s’è trasformato da brutto e deprimente a entusiasmante e bello. Il 9 novembre, dopo la sconfitta contro la squadra di Italiano in campionato e la durissima analisi di Conte con successiva settimana a Torino, sembrava dovesse succedere il finimondo: addio sogni di gloria, gruppo svuotato, fine di tutto. Addio. E invece, fu un nuovo inizio. Si direbbe una svolta: modulo nuovo, l’esplosione di Neres, la scoperta di Lang, la crescita complessiva, cinque vittorie consecutive, un paio di frenate fisiologiche e la vittoria con il Milan in semifinale di Supercoppa. Tutto “merito” del Bologna, allora? Così è, se vi pare.

 

Fonte: CdS

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