Hojlund trascinatore: sogna e segna nello stadio del suo idolo
Sarà stata la sabbia che ti entra nelle scarpe quando soffia il vento, l’aria di arrampicarsi un po’ più su lungo il grattacielo che porta al successo, o magari la città in cui gioca il tuo idolo di infanzia.
Rasmus Hojlund, trascinatore del Napoli in finale di Supercoppa, è cresciuto imitando Cristiano Ronaldo, star dell’Al-Nassr a caccia del millesimo gol in carriera. Rasmus ha tirato uno schiaffo al Milan e ha servito a Neres il pallone del vantaggio. Il portoghese, che tra l’altro gioca e segna all’Al-Awwal Park, lo stadio della Supercoppa, avrebbe applaudito.
Da ragazzino, scrive La Gazzetta dello Sport, si chiudeva nella sua stanzetta in un paesino danese e iniziava a fare le flessioni sotto gli occhi divertiti di papà Anders, che oggi ha visto il figlio sigillare il 2-0 con un gol da centravanti. “Il suo idolo è sempre stato Ronaldo – ci raccontò Hojlund senior -, un giorno mi disse che lo avrebbe imitato in tutto. Non solo in campo. Tempo due giorni e lo trovai lì, sul pavimento della sua cameretta, a fare sit up, push up e piegamenti sulle braccia. Faceva questo ogni sera prima di andare a dormire”.
Gli è servito. Soprattutto perché per tenere a bada De Winter e aggirarlo con facilità servivano fisico, intelligenza e qualità tecniche. Hojlund è laureato in “spondologia”, l’arte di difendere il pallone e di far salire la squadra. “Sono qui per vincere la Supercoppa – ha detto il danese a fine partita -, abbiamo un’ottima opportunità. In finale può succedere di tutto”. Anche di trovare l’Inter, che in estate lo cercò a lungo prima di virare su Pio Esposito.
