Stadio a Napoli Est, iter congelato: servono nuovi pareri sul progetto del Caramanico

Stop alla Conferenza dei servizi: pesano i pareri contrari degli enti locali e le preoccupazioni legate al futuro del mercato e dei lavoratori

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Si ferma, almeno per ora, l’iter per il nuovo stadio del Napoli nell’area del Caramanico. La Conferenza dei serviziconvocata dalla Zes si è conclusa con la sospensione del procedimento, la seconda, a causa dei pareri contrari già espressi dal Comune di Napoli e dalla Città Metropolitana e dell’assenza di quello, ritenuto fondamentale, della Soprintendenza.

Alla base dello stop c’è anche la natura della documentazione presentata dalla Ssc Napoli: per Palazzo San Giacomosi tratta di un progetto preliminare che, proprio per questo, non può essere valutato all’interno di una Conferenza decisoria, mancando gli elementi necessari per arrivare a una scelta definitiva. Una posizione che ha portato l’ente comunale a confermare il proprio giudizio negativo, ritenendo insufficienti anche le integrazioni fornite dal club azzurro.

Dal canto suo, la società di Aurelio De Laurentiis non arretra. Nel verbale della Conferenza, il Napoli ribadisce che il progetto è stato redatto secondo la normativa Zes e le linee guida nazionali e internazionali, precisando che eventuali modifiche potranno essere apportate nelle fasi successive, tenendo conto delle osservazioni degli enti coinvolti.

Il quadro resta complesso anche per la richiesta di accesso agli atti avanzata dal Comune, che intende esaminare nel dettaglio tutta la documentazione depositata. Una mossa che allunga inevitabilmente i tempi e rende necessari ulteriori momenti di confronto tra le parti. A certificare lo stop è stato il Rup della Zes, l’ingegnere Salvatore Puca, che ha disposto la sospensione dei termini per consentire approfondimenti, sottolineando come ogni futura decisione dovrà garantire la tutela dei lavoratori.

Proprio sul fronte occupazionale si registra la forte opposizione delle sigle sindacali, che rappresentano circa 500 aziende attive nel mercato del Caramanico. I sindacati contestano un progetto che, a loro giudizio, non considera l’impatto su migliaia di famiglie e ribadiscono che, allo stato attuale, non esiste alcuna disponibilità al trasferimento delle attività mercatali.

La sensazione, leggendo il verbale della Conferenza, è che il percorso verso un nuovo stadio a Napoli Est sia tutt’altro che lineare. Le posizioni restano distanti, i nodi da sciogliere sono numerosi e il confronto tra istituzioni, club e rappresentanze dei lavoratori è destinato a proseguire ancora a lungo.

Fonte: Il Mattino

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