ESCLUSIVA-Fabio Cannavaro: “Il Napoli ha le qualità per vincere questo trofeo, dobbiamo restare positivi”
Nella serata di martedì 16 dicembre a Napoli si è svolta la 20esima edizione e anniversario della fondazione Cannavaro-Ferrara, nata con l’obiettivo di aiutare bambini e giovani in difficoltà. I nostri redattori Emanuele Arinelli e Riccardo Cerino erano presenti all’evento e hanno intervistato in esclusiva Fabio Cannavaro. Le sue parole:
Siamo qui con Fabio Cannavaro per il 20° anno della Fondazione Cannavaro Ferrara. Che emozioni ci sono per questa serata magica e quali sono le prospettive future della Fondazione?
“In questi vent’anni tante persone ci hanno dato la possibilità di portare a termine tutti i nostri progetti e per noi questo è un grande orgoglio. C’è ancora da fare tanto, ci sono ancora tantissimi bambini che soffrono e bisogna cercare di stare con loro.
Le prospettive future sono quelle di cercare di continuare a mantenere lo stesso livello che abbiamo tenuto in questi anni, perché abbiamo portato a termine tutti i nostri progetti. Dobbiamo cercare di continuare con il progetto. Siamo stati vicini a tantissime famiglie e bambini, quindi per noi ogni volta che parliamo di Fondazione è un impegno triplo. Abbiamo la responsabilità di chi dona i soldi e dobbiamo saperli gestire bene. Fino adesso ci siamo sempre riusciti alla grande, quindi dobbiamo continuare su questa strada.
Fabio domani ci sarà la Supercoppa a Riyad contro il Milan, una sfida importante per riscattare le ultime sconfitte contro Benfica e Udinese. Come vedi questa partita e ritieni che il Napoli possa concludere questa manifestazione con il trofeo?
Io me lo auguro, perché sicuramente il Napoli ha le qualità per vincere questo trofeo. Saranno partite difficili, con motivazioni diverse perché ti giochi un trofeo. È anche vero che il Napoli in questo inizio di stagione ha sofferto per infortuni, ha avuto alti e bassi, ma dobbiamo restare positivi. Speriamo bene.
Mancano poco più di sette mesi all’inizio dei Mondiali: potremmo vedere un match Italia-Uzbekistan?
Non penso, perché siamo in due situazioni diverse. Forse è meglio così, perché per me sarebbe veramente tosto affrontare una sfida del genere”.
A cura di Emanuele Arinelli e Riccardo Cerino
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