Davanti alle telecamere non è esploso, negli spogliatoi non si sa se abbia mosso rimproveri alla squadra, ma qualcosa, di sicuro, doveva essere balenato nella sua mente vincente. E così, come scrive Il Mattino, c’è stato il ritorno alla linea dura. Conte torna a fare Conte e ieri, giorno che avrebbe dovuto essere libero, tutti a Castel Volturno ad allenarsi. Si legge sul quotidiano: “Non ha cancellato la giornata libera, semplicemente non l’ha concessa. D’altronde, dopo una prova triste come quella con l’Udinese, impensabile che Antonio facesse finte di nulla. Un lunedì in cui tutti speravano in un programma differente. Niente da fare. Non può mandare giù le due prestazioni con il Benfica e con l’Udinese. Stavolta non lava i panni sporchi in pubblico, ma la prestazione moscia in Champions e poi quella in campionato, ha lasciato il segno. E quindi ha optato per la linea dura: un provvedimento preso, quello dell’allenamento “non previsto” dopo aver, peraltro, depistato la squadra. Aveva, infatti, fatto correre le riserve sul prato del Friuli, proprio come fa tutte le volte che l’indomani non c’è allenamento nel centro tecnico. Ma poi ci ha ripensato e ha convocato tutti per ieri mattina. Ha dosato le frasi, ma li ha voluto al campo ad allenarsi. Senza particolari colloqui. Ma voleva che fossero tutti lì. Perché la prova contro l’Udinese ha lasciato il segno e ora c’è il Milan e la Supercoppa”
