Ucraina consegna il piano agli Usa. Trump: “Zelensky deve essere realista”

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(Adnkronos) – Da un lato la fiducia di Zelensky nel piano dell’Ucraina per terminare la guerra, già consegnato agli Usa secondo i media. Dall’altro il solito pressing di Trump sul numero uno di Kiev, ancora insoddisfatto per i tentennamenti del presidente ucraino che – insiste – “deve essere realista”. E’ in questo clima che si chiude la giornata, tra colloqui con il team dell’amministrazione americana e telefonate dei ‘volenterosi’ al tycoon dall’esito incerto. 

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Il colloquio di 40 minuti “per cercare di fare progressi sull’Ucraina” tra Trump, il presidente francese Emmanuel Macron, il premier britannico Keir Starmer e il cancelliere tedesco Friedrich Merz, non sembra infatti aver portato alcuna certezza. Anzi. Se il contenuto della chiamata non è stato rivelato, il tycoon ha però fatto sapere di aver usato “parole forti” con le controparti europee e di essere indeciso se partecipare o meno a un meeting nel fine settimana sul tema perché – ha spiegato – “non vogliamo perdere tempo”. Un’affermazione in linea con quelle dei giorni scorsi, dopo la diffusione della nuova strategia Usa sulla politica estera. 

Intanto secondo Afp, che cita due fonti ucraine, Kiev avrebbe quindi consegnato a Washington la sua ultima versione del piano per porre fine alla guerra con la Russia. L’Ucraina avrebbe infatti “già inviato” la bozza aggiornata agli Stati Uniti, ha spiegato un alto funzionario, senza però fornire dettagli sul contenuto del piano. 

A parlarne al termine della giornata è stato anche il leader ucraino. “Questa settimana – ha annunciato sui social dopo i colloqui con il team Usa e la nuova riunione della Coalizione dei volenterosi – potrebbe portare novità per tutti noi e per porre fine allo spargimento di sangue” in Ucraina.  

“Crediamo che la pace non abbia alternative, e le questioni chiave sono come costringere la Russia a fermare le uccisioni e cosa, nello specifico, la dissuaderà da una terza invasione”, ha scritto Zelensky. 

Il numero uno di Kieva ha quindi ribadito che l’Ucraina sta lavorando a un documento quadro di 20 punti che potrebbe stabilire i parametri per porre fine al conflitto. I 20 punti, ha spiegato il presidente ucraino, “costituiscono un documento fondamentale. Stiamo lavorando attivamente sui passaggi chiave, che devono essere realizzabili. Da questo documento fondamentale, ne stiamo sviluppando almeno altri due. Il primo riguarda la sicurezza, in particolare le garanzie di sicurezza con gli Stati Uniti. Il secondo riguarda l’economia, e riguarda la ricostruzione e gli investimenti congiunti”. 

Intanto il leader ucraino e il suo team hanno avuto “una discussione produttiva con la parte americana”, il segretario al Tesoro Usa Scott Bessent e il genero di Trump, Jared Kushner. “Di fatto – ha spiegato Zelensky – questo potrebbe essere considerato il primo incontro del gruppo che lavorerà a un documento riguardante la ricostruzione e la ripresa economica dell’Ucraina”. 

“Abbiamo discusso gli elementi chiave per la ripresa, i vari meccanismi e le prospettive per la ricostruzione. Ci sono molte idee che, con il giusto approccio, potrebbero avere successo in Ucraina. Abbiamo anche aggiornato le nostre riflessioni sui 20 punti del documento. È la sicurezza complessiva – ha scritto ancora Zelensky – a determinare la sicurezza economica e a sostenere un ambiente imprenditoriale sicuro”. 

Negli incontri della giornata, “ci siamo concentrati specificamente sul documento economico. I principi del documento economico sono assolutamente chiari e siamo pienamente allineati con la parte americana su questo punto. Seguirà un piano d’azione economico. Anche l’Europa sarà coinvolta nella ricostruzione. Nel prossimo futuro, prevediamo di procedere anche sugli altri due documenti. Rustem Umerov proseguirà le discussioni”. 

Con i rappresentati Usa, “abbiamo anche concordato i prossimi contatti tra i nostri team. Come sempre, non ci saranno ritardi da parte nostra. Stiamo lavorando per ottenere risultati. Ringrazio il Presidente Trump e il suo team per il loro prezioso lavoro e il loro supporto”, le parole del numero uno di Kiev. 

Meno ottimista, molto meno, il tono di Donald Trump, che ha tirato le somme durante una tavola rotonada sulla ‘gold card’ alla Casa Bianca. “Abbiamo parlato con i leader di Francia, Germania e Regno Unito. Abbiamo parlato di Ucraina, usando parole forti. Abbiamo avuto discussioni in relazione alle persone…”, le parole del tycoon.  

Che ha continuato: “In questo momento stanno succedendo molte cose, credo che risolveremo” la questione “in tempi relativi brevi. Vorrebbero che partecipassimo a un meeting nel weekend in Europa con Zelensky. Decideremo in base a cosa riceveremo da loro, non vogliamo perdere tempo. Stanno morendo migliaia di persone”, ha poi rimarcato, e Zelensky “deve essere realistia. Mi chiedo quanto tempo ci voglia per avere elezioni” in Ucraina, “non votano da tanto tempo. C’è un sondaggio, l’82% degli ucraini vogliono un accordo. Nel Paese c’è un caos per la corruzione, la gente si chiede quando si andrà a votare. E’ il momento di chiudere la guerra, credo si possa raggiungere un accordo”, la conclusione del tycoon di nuovo in pressing sul leader di Kiev. 

 

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