Napoli-Juventus, la sfida infinita. Novanta minuti e una sola notte. Questa
Ventidue uomini in campo, cinquantamila sugli spalti. Novanta minuti e una sola notte. Questa. Riecco Luciano, riecco le luci di Spalletti. Il Napoli di Conte atteso a uno degli esami più importanti dell’anno, quello contro la Juventus. Una sfida che non è come le altre, che ha un sapore sempre diverso, magico, comunque particolare. Anche quando tanti infortuni rischiano di complicare lo spettacolo, quando lo show può spostarsi più in panchina che in campo, quando le tante gare del periodo affollano un calendario pienissimo.
Ma è sempre Napoli-Juventus: dalla punizione di Diego fino al 5-1 della stagione che portò al terzo scudetto. In panchina, sull’altra panchina, c’era proprio Spalletti che torna per la prima volta da avversario a Fuorigrotta. E che avversario. Mica roba facile: c’è la Juventus nel suo oggi e c’è da rilanciare una squadra che negli ultimi anni è uscita sempre sconfitta dal Maradona.
Anche per mano sua. Sa come si batte la Juve, ma non sa (almeno, non ancora) come si batte il Napoli in casa sua. Lo ha definito un ritorno “incandescente”, ancor di più che per tutti gli altri Napoli-Juventus che ha conosciuto. Novanta minuti e una sola notte. Questa.
Fonte:Il Mattino
