Più libri più liberi, tanti in fila davanti allo stand di ‘Passaggio al Bosco’. E anche Giannini dà forfait

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(Adnkronos) –
Tutti in fila da Passaggio al Bosco, la casa editrice identitaria, accusata di pubblicare testi che esaltano il nazifascismo, la cui presenza a ‘Più libri, Più Liberi’, la Fiera della Piccola e Media Editoria in corso a Roma fino all’8 dicembre, ha scatenato polemiche e defezioni, l’ultima quella dell’ex direttore della Stampa Massimo Giannini, che si è accodato a Zerocalcare e Corrado Augias non per “paura” – ha detto – ma per “cultura costituzionale”. 

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“Io sto con Zerocalcare. E sto con Augias. Anch’io, nel mio piccolo – scrive il giornalista in una lettera pubblicata sul sito de La Repubblica – non sarò oggi a ‘Più libri più liberi’, dove avrei dovuto parlare all’Arena Repubblica Robinson. Anch’io, come Michele e come Corrado, non pretendo che Passaggio al bosco sia chiusa d’imperio per le sue dichiarate simpatie neo-nazifasciste e antisemite. Ma anch’io mi rifiuto di condividere la stessa agorà con una casa editrice che pubblica con orgoglio i deliri degli ufficiali delle SS e degli arditi della X Mas. Ho il massimo rispetto per gli amici e i colleghi che lo hanno fatto e lo faranno — sinceri democratici, come e più di me — sostenendo che la democrazia non può e non deve aver paura dei libri e delle opinioni. Giusto. Non ci divide certo il merito, semmai solo il metodo”. 

Dopo l’appello firmato da oltre 80 tra autori, artisti e case editrici per chiedere l’espulsione della casa editrice dalla Fiera – rispedito al mittente dal presidente dell’Aie, Innocenzo Cipolletta – ‘Più Libri più Liberi’ si è aperta regolarmente il 4 dicembre e in questi due giorni, assicura Marco Scatarzi, direttore di Passaggio al Bosco Edizioni, ha venduto praticamente tutto. “Ci dicono che il nostro è lo stand più visitato, in questo momento c’è una fila enorme, abbiamo venduto tutti i libri che avevamo – racconta Scatarzi all’Adnkronos – Qui c’è una grande fila, moltissime persone sono venute per mostrare la loro solidarietà e hanno acquistato i testi, anche molti di sinistra”. Anzi, aggiunge, “probabilmente dovremo tornare in Toscana per rifornirci”. 

Intanto, mentre da Massimo Cacciari a Giordano Bruno Guerri, da Vittorio Feltri a Francesco Borgonovo e Osho, sono diversi gli intellettuali scesi in campo in difesa della la libertà di espressione – a prescindere dalle opinioni – per oggi pomeriggio è prevista una nuova protesta in Fiera: una serrata simbolica a cui hanno aderito una serie di editori già firmatari dell’appello che dalle 15 oscureranno i loro stand per circa mezz’ora. 

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