Quando Vanja fece tremare la traversa
Dalle mani di Meret, due scudetti e una Coppa Italia vinta con il Napoli, il portiere più vincente della storia azzurra, a quelle di Milinkovic-Savic che si scopre essere il settimo rigorista della lista di Conte. Dunque, scrive Il Mattino, non solo un para-rigori (sei neutralizzati negli ultimi dieci in campionato) ma anche uno capace di calciare una saetta da oltre 100 chilometri all’ora per battere Caprile, il collega del Cagliari. Il rigore perfetto.
Lui è il prototipo del portiere moderno: struttura fisica importante e bravo con i piedi. Le caratteristiche che hanno convinto Conte a ingaggiarlo.
Il serbo dalla barba lunga aveva già fatto gol in Coppa Italia alla stessa maniera: una staffilata dal dischetto contro il Milan nei quarti di finale dell’edizione ‘20-‘21. Erano i tempi del Torino. Protagonista ogni volta che può, un fisico da colosso per il “piccolo” Milinkovic-Savic (piccolo per modo di dire, visto che è alto 202 centimetri), fratello minore dell’ex laziale Sergej. Doveva andare al Manchester United da ragazzino ma non ottenne il permesso di lavoro. Vanja, quando era al Torino, sfiorò il gol con un destro portentoso che fece tremare la traversa contro il Carpi, su punizione. La stessa potenza che mercoledì gli ha permesso di trasformare il rigore. Quindi, il vizietto ce l’ha nel sangue.
