“Napoli, Conte ha saputo dare la svolta e si è visto! Ko Vlahovic importante per la Juve”

0

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Enzo Bucchioni, giornalista e scrittore. Ecco le sue dichiarazioni.

Factory della Comunicazione

Nell’economia della gara di domenica sera, peserà più l’assenza di Lukaku per il Napoli o quella di Vlahović per la Juventus?
“Spalletti ha sempre avuto un grande centravanti, nelle sue squadre ha sempre puntato su un uomo con quelle caratteristiche. Vlahović, adesso, gli mancherà. È vero che in attacco ci sono soluzioni, David potrebbe persino ritrovarsi con maggiori certezze, senza un antagonista forte come Vlahović potrebbe sentirsi più sereno e avere meno pressione dal punto di vista mentale e questo potrebbe aiutarlo. Però uno come Vlahović, oggi, faccio fatica a ‘regalarlo’, proprio nel momento in cui Spalletti stava iniziando a dare un senso alla Juventus. In Coppa Italia, martedì, abbiamo visto un accenno della prima Juventus “spallettiana”: aggressività, intensità, qualcosa si è cominciato a intravedere. Quindi sì, Vlahović è un’assenza importantissima.”

Quindi ci sta dicendo che, anche se sulla carta l’assenza di Lukaku sarebbe più pesante, il Napoli riesce a sopperire meglio grazie alla sua coralità?
“Sì, questa è la sintesi. Il Napoli è una squadra più avanti: lavora da un anno e mezzo con questo allenatore. È vero che è stato costretto a cambiare tanto, e l’ultima modifica è il passaggio al 3-4-2-1, o 4-3-3, a seconda di come si muovono gli esterni, ma i principi di gioco non sono cambiati. Con il ritorno di Rrahmani a guidare la difesa, il Napoli è tornato solido nella fase difensiva. Questo modulo, nonostante le assenze, ha ridato certezze. La Juventus, invece, fa più fatica a trovarle: martedì con l’Udinese è sembrata diversa, ma va considerato anche l’avversario, che ha avuto un atteggiamento rinunciatario fin dall’inizio. Contro il Napoli troverà una squadra con certezze ritrovate e una catena di sinistra molto efficace. Dal punto di vista tattico e del momento, il Napoli è più avanti nell’organizzazione del gioco.”

La crisi in casa Napoli è superata? Conte ha risolto i suoi problemi di “mal di pancia” con lo spogliatoio?
“Sì, assolutamente. La reazione c’è stata. Ci chiedevamo cosa sarebbe successo dopo quella settimana: la squadra avrebbe capito il segnale di Conte? Il messaggio era chiaro: seguitemi, venite dietro a ciò che dico, altrimenti io sono capace anche di sbattere la porta e andarmene. Lui non lo ha mai detto esplicitamente, ma il senso era quello. La società è stata la prima a capire, rispondendo subito: “Conte sarà il nostro allenatore”. Il gruppo ha seguito, dimostrando intelligenza. Anche nei momenti difficili, questi ragazzi stanno bene insieme e riconoscono in Conte il loro punto di riferimento, l’uomo carismatico della squadra. Con lui puoi vincere, puoi crescere, ma serve sacrificio, perché niente arriva per caso e lui è stato chiaro, non vuole vedere “morti”, vuole vedere gente viva. La reazione del Napoli, si è vista: nuova voglia, nuova aggressività, esattamente ciò che Conte chiedeva. Certo, i problemi nell’organico ci sono, il centrocampo è contato, il turnover è difficile e a gennaio dovranno per forza intervenire sul mercato. Ma davanti a un bivio, il Napoli ha scelto la strada della positività. E questo fa tutta la differenza.”

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.