Intervento su Gilmour, i tempi di stop e il percorso del recupero. Rinuncia forzata a top gare
Intervento riuscito e ora il recupero. Due i mesi di stop come spiegato da Conte domenica in conferenza dopo Roma-Napoli. Billy Gilmour è stato operato ieri a Londra assistito dal dottor Gennaro De Luca dello staff medico del Napoli. Intervento necessario per risolvere i problemi di pubalgia che lo avevano colpito da settimane e che lo avevano costretto a saltare le ultime cinque partite. Billy sarà out per tutto il 2025 e per tutto il mese di gennaio. Dovrà rinunciare alla Coppa Italia, alla Supercoppa, alle prossime sfide Champions. Mentre il Mondiale è un obiettivo concreto atteso da una vita.
PERCORSO. La scorsa settimana il consulto a Londra, poche ore per sciogliere i dubbi sul da farsi e poi, alla fine, di comune accordo con il Napoli, la scelta dell’operazione come soluzione ad un fastidio che stava diventando sempre più insistente. Gilmour si era fermato l’1 novembre, poco prima della fine del primo tempo contro il Como al Maradona. Ha dovuto saltare anche la nazionale nel momento decisivo alle porte della sfida alla Danimarca valsa la qualificazione al Mondiale 28 anni dopo per la sua Scozia. Gilmour ha anche rinunciato alle sfide di campionato contro Bologna, Atalanta e Roma e a quelle di Champions contro Eintracht e Qarabag. Due mesi di stop vorrebbe dire tornare a fine gennaio o a inizio febbraio, dunque quando il Napoli avrà concluso la fase campionato di Champions (il 28 gennaio l’ultima in casa con il Chelsea) e con il campionato ormai entrato nel vivo. Un’assenza pesante, un’altra. Fonte CdS
