Da erede a ombra, la serata no di Soulè!

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Complici la nazionalità, il piede preferito e il ruolo in campo, non sorprende che fin dal suo arrivo a Roma, Matías Soulé sia stato indicato come l’erede naturale di Paulo Dybala. Autore di 4 reti e 2 Assist in 13 partite di campionato, nelle ultime partite l’argentino aveva dato segnali incoraggianti, mostrando di poter reggere il paragone. Ieri sera, però, è apparso la controfigura di se stesso. Prestazione opaca del fantasista argentino che non è mai entrato in partita fino al minuto 62, quando a sostituirlo è stato proprio Paulo Dybala.
queste le parole del Corriere dello Sport“Matias Soulé ieri ha vissuto una serata senza spunti e senza acuti, grazie ad una marcatura incollata che non gli ha dato spazio fino a che Gasperini ha deciso di sostituirlo. L’argentino era scuro in volto quando è uscito consapevole delle difficoltà cui è andato. Una serata stortissima, di quelle che un talento come Matías Soulé vorrebbe strappare dal calendario. Nella notte più importante contro i campioni d’Italia, il miglior marcatore della Roma si è improvvisamente spento, ingabbiato nella morsa tattica preparata da Conte e chiusa a doppia mandata da un Buongiorno in versione segugio. Gli ha tolto il sinistro, gli ha tolto lo spazio, gli ha tolto perfino l’aria: Soulé è stato trascinato sempre più verso l’esterno, lontano da quel tiro a giro che fin qui aveva illuminato il campionato giallorosso. Un’ora di gioco trascorsa a sbattere contro un muro, tra difficoltà evidenti sia nella costruzione che – inevitabilmente – nella finalizzazione. I numeri raccontano più delle parole: 0,05 expected goals, un solo tiro verso la porta, 13 palloni persi, zero dribbling riusciti, appena due duelli vinti”

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