Napule è: mille colori, una targa ed un palcoscenico di identità!

0
A Napoli, in via Partenope, è stata collocata una targa commemorativa dedicata a “Napule è” di Pino Daniele, nel punto esatto dove il cantautore compose i primi versi del celebre brano a soli 18 anni. La canzone, scritta da un giovanissimo Pino, è diventata negli anni un vero e proprio inno identitario della città. Con parole semplici e profonde, il brano racconta le contraddizioni di Napoli: la bellezza struggente, la vitalità, ma anche le difficoltà sociali. Non è solo una canzone, ma un ritratto poetico che ha segnato la memoria collettiva. La giunta comunale di Napoli, su proposta del vicesindaco Laura Lieto e con il sostegno della commissione toponomastica, ha

Factory della Comunicazione

deliberato all’umanità l’apposizione della targa. La scelta del luogo non è casuale: il muro borbonico di via Partenope, sul lungomare, è il punto preciso in cui Pino Daniele iniziò a scrivere i versi della canzone.🔴Nella curva del 'muro borbonico' di via Partenope, infatti, Pino Daniele  a 18 anni compose i primi versi di "Napule è"⤵️ Questo dettaglio è stato ricostruito grazie alla biografia del cantautore, curata dal figlio Alessandro. La targa, il luogo in cui è apposta, diventerà di sicuro un luogo di pellegrinaggio culturale per napoletani e turisti. Via Partenope, già cuore pulsante del lungomare cittadino, si arricchisce di un segno tangibile che lega la musica alla storia urbana. Non è solo un omaggio all’amatissimo cantautore, ma un invito a riflettere sull’anima della città che lui ha saputo raccontare con autenticità. “Napule è” rappresenta Napoli in tutte le sue sfumature, la targa ne sancisce il valore universale. Collocata poi, sul famoso muro, in quella curva iconica, in un luogo di grande valore artistico e architettonico, suggestivo ed emozionante, la targa unisce passato e presente. L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dai cittadini, che vedono il Pino Daniele un ambasciatore eterno della napoletanità. Non è soltanto un segno di riconoscimento per un grande artista, ma un atto d’amore verso Napoli. Ogni passante potrà fermarsi, leggere e ricordare che proprio lì, un ragazzo di 18 anni diede voce a una città intera. E’ un gesto che trasforma la musica in memoria collettiva ed una strada in un palcoscenico di identità.
Ludovica Raja
Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.