Un’altra notte felice a San Siro per il Milan, che continua la sua striscia perfetta in casa nei grandi appuntamenti. Dopo aver battuto Napoli, Fiorentina, Roma e l’Inter nel derby “in trasferta”, i rossoneri piegano anche la Lazio con il minimo scarto: 1-0, risultato prezioso che vale il primo posto a quota 28 punti, in attesa della risposta di Roma e Napoli.
Il match si accende subito con un brivido enorme: dopo pochi secondi Mario Gila colpisce di testa da distanza ravvicinata e costringe Mike Maignan a un intervento straordinario, deviando la sfera sulla traversa. Il portiere francese, ancora in formato supereroe dopo il rigore parato a Hakan Calhanoglu nel derby, tiene a galla la squadra quando il Milan fatica a carburare.
La Lazio di Maurizio Sarri gioca un primo tempo ordinato, coraggioso, palleggia con personalità nonostante l’assenza dei suoi registi Nicolò Rovella e Danilo Cataldi. I biancocelesti riescono a congelare le idee rossonere, mentre Maignan è ancora decisivo al 32’, opponendosi a Mattia Zaccagni e blindando lo 0-0. Il Milan invece non trova spazi, imbrigliato nella gabbia tattica avversaria e incapace di rendersi realmente pericoloso.
Nella ripresa arriva l’accelerazione giusta. Minuto 51: combinazione rapida a destra e Fikayo Tomori mette un pallone radente perfetto verso il centro dell’area. Rafael Leao si avventa sul cross e con un tap-in da rapace regala ai rossoneri il vantaggio. Il portoghese sfiora anche il raddoppio pochi minuti dopo, ma Ivan Provedel gli nega la doppietta con un grande intervento.
I cambi portano freschezza da entrambe le parti: Ruben Loftus-Cheek e Samuele Ricci entrano per Pioli, mentre Sarri si gioca le carte Fisayo Dele-Bashiru, Taty Castellanos, Pedro, Tiljani Noslin e Nuno Tavares. La Lazio prova ad alzare il ritmo, ma la difesa del Diavolo resta solida, compatta, senza mai andare realmente in affanno.
Finale incandescente nei minuti di recupero: sospetto tocco di mano di Strahinja Pavlovic in area, controllo VAR interminabile e tanta tensione, con l’espulsione di Massimiliano Allegri per proteste. Alla fine, però, nulla cambia: il Milan soffre, resiste e si gode una vittoria fondamentale per la corsa al vertice.
A cura di Vincenzo Buono
