Una squadra a pezzi, ma arrivano piccoli segnali di ripresa
Il Napoli continua a fare i conti con un numero impressionante di infortuni, tanto che a Castel Volturno servirebbe quasi una benedizione. Conte non cambia la sua metodologia di lavoro: resta fedele ai suoi principi, nonostante le assenze stiano mettendo in ginocchio la squadra. La perdita di Gilmour, pur essendo un rincalzo, pesa perché garantiva rotazioni e varianti tattiche.
Qualche spiraglio di luce però c’è: Lukaku è ormai pronto a tornare ad allenarsi in gruppo e Spinazzola, annunciato dallo stesso Conte, tornerà almeno in panchina contro la Roma con la possibilità di giocare uno spezzone. Meret ha tolto il tutore, ma gli serviranno ancora una ventina di giorni per rientrare.
A Castel Volturno, lo staff di Raffaele Canonico segue da vicino la riabilitazione di Anguissa, l’unico che ha scelto di curarsi in sede. Per De Bruyne i medici inglesi hanno comunicato che potrà togliere le stampelle intorno al 10 dicembre: solo allora si capirà meglio quando potrà rientrare, ma i tempi restano lunghissimi, almeno altri tre mesi. In sintesi, qualche recupero è vicino, ma l’emergenza non è affatto finita.
Fonte: Il Mattino
