Non è arrivato impreparato, Gurban Gurbanov. Sa che oggi ricorre l’anniversario della morte di Maradona e non può essere un giorno qualunque per il Napoli e per Conte. Le sue parole da il CdS: «Ho letto le sue parole, so che vorrebbero dedicargli la vittoria – ha detto -. È una motivazione in più per loro, ma anche per noi. Faremo una prestazione all’attacco, senza paura di subire gol. A Napoli l’impresa si può fare solo essendo coraggiosi». Da 17 anni è alla guida del Qarabag, un highlander della panchina. «Un paese come l’Azerbaigian forse non troverebbe posto nemmeno alle qualificazioni per la Champions, ma la nostra ambizione ci ha sempre spinto oltre. Siamo cresciuti giocando a Baku, ma rappresentiamo un club importante, in una zona di conflitto. E io sento questa responsabilità come cittadino azero». Il Qarabag sarà seguito da 1.100 tifosi e ieri alcuni dei suoi giocatori sono stati in giro per la città a fare i turisti. «Lo permetto sempre ai miei calciatori, non ci vedo nulla di male, per giunta in una città bellissima come Napoli». Squadra internazionale la sua, che ha saputo vincere in casa del Benfica e pareggiare con il Chelsea: una vera rivelazione. «Anche al Maradona possiamo ottenere un buon risultato, ma dobbiamo essere concentrati dal primo all’ultimo minuto: il Napoli è una grande, ha un allenatore top e sappiamo cosa c’è in palio».
