Gravina: “Il calendario è intasato e non si può fare altrimenti”

0

A margine del consiglio federale odierno, il presidente Gabriele Gravina è intervenuto in conferenza stampa per esporre i temi affrontati. Queste le sue parole riportate da Tuttonapoli:

 

Factory della Comunicazione

“È stato un consiglio improntato sull’approvazione delle licenze nazionali per il 26/27. Abbiamo riaffermato il principio della coerenza del piano strategico approvato a marzo 2024. Si va nel rispetto di quanto approvato nel 2024 con l’indicatore del Costo del Lavoro Allargato che scenderà a 0,7. Siamo passati da un indicatore di 0,9 a 0,8 con qualche difficoltà e il prossimo anno scenderà a 0,7. Per favorire la politica di valorizzazione dei giovani abbiamo consentito di escludere gli investimenti su under 23 selezionabili per le Nazionali Azzurre. Per la Serie A riguarda solo gli italiani under 23, per la Serie B e la Serie C stiamo pensando se mantenere questo parametro o se farlo scendere agli under 21”.

 

È tecnicamente possibile rinviare la 30esima giornata del campionato di Serie A in vista dei playoff?

 “Non cerchiamo alternative o scorciatoie, il rinvio o lo spostamento della giornata non lo ritengo percorribile. La possibilità di uno stage è più plausibile, ci stiamo muovendo per lavorare sui selezionabili ma non sono tanti. I selezionabili sono molto ridotti, Gattuso li può seguire in queste settimane e in questi mesi, speriamo si possa fare uno stage a metà febbraio compatibilmente con il calendario delle società europee”.

 

Si sta studiando un percorso per aumentare il numero di italiani nelle rose di Serie A? 

“Riguarda sicuramente la Lega, ma c’è un principio di carattere internazionale. Il calcio rientra nell’economia di mercato, le società di capitali non possono ricevere limitazioni nelle loro attività economiche. Leggere suggerimenti su provvedimenti che impongono l’utilizzo di italiani va tolto dalla testa, questo non è percorribile. Possiamo incentivare tramite l’utilizzo di alcune risorse, si può auspicare una modifica della Legge Melandri, ma si può lavorare sugli investimenti. In questo momento il calcio considera gli investimenti sui vivai solo costi”.

 

Il destino della Federazione è legato al destino della nazionale ai Mondiali?

 “Non ho letto una norma a riguardo. È un destino che viene individuato all’esterno della Federazione, se ne era già parlato dopo la Svizzera. C’è un principio di democrazia nelle norme federali e la risposta è arrivata con un 98,7% dei voti. C’è poi una scelta di responsabilità personale, ma questo mi sembra fuori luogo. Io sono ottimista, credo che andremo ai Mondiali”.

 

State pensando a Roma come città ospitante per la sfida contro l’Irlanda del Nord? 

“L’idea è giocare a Bergamo, abbiamo ricevuto un’accoglienza straordinaria e lo stadio è perfetto per organizzare questa partita”.

 

C’era la possibilità di organizzare il calendario in estate in maniera tale da non giocare nel weekend prima del playoff?

 “Avremmo dovuto tifare contro la qualificazione della Nazionale? Anche in caso di qualificazione, non ci sarebbe stato margine per avere più giorni disponibili perché ci sono le competizioni internazionali. Il calendario è intasato e non si può fare altrimenti”.

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.