L’analisi di Pasquale Salvione, Corriere dello Sport – Lang e Neres hanno trovato un’intesa speciale anche fuori dal campo. Conte li aveva usati a sprazzi finora, da loro non aveva mai avuto risposte esaltanti. Sulle loro qualità, però, nessuno ha mai avuto dubbi: hanno estro, tecnica, personalità, vedono la porta. Ieri per la prima volta hanno giocato insieme dall’inizio e finalmente hanno dimostrato quello che valgono. David Neres ha firmato una doppietta sotto gli occhi di un altro brasiliano che a Napoli ha scritto pagine indelebili di storia, Antonio Careca. Lang, invece, ha firmato il suo primo gol in maglia azzurra dopo la gioia strozzata per la rete annullata con il Torino. Ma, oltre ai gol, è stata la loro prestazione a convincere. Sempre vivaci, intraprendenti, protagonisti in fase offensiva ma anche disposti al sacrificio quando c’era da ripiegare.
Ha avuto ragione a sceglierli Conte, ha indovinato praticamente tutto l’allenatore del Napoli. Ha dovuto far fronte all’emergenza a centrocampo e, come gli piace fare, ha disegnato il miglior abito per la squadra con il materiale a disposizione. Ha rispolverato la difesa a tre, ha avuto risposte eccellenti da Buongiorno e soprattutto da Beukema, quasi dimenticato dopo il tracollo di Eindhoven. L’esultanza dell’olandese dopo una chiusura a centrocampo è una di quelle fotografie della notte del Maradona che diventeranno virali sui social. Ha convinto anche la linea di metà campo, con il solito Di Lorenzo a destra e con Gutierrez a sinistra. Lo spagnolo ha scalato posizioni, ora è da considerarsi a tutti gli effetti un titolare. Positiva è stata anche la prestazione di McTominay, qualche metro più indietro del solito ma sempre tremendamente efficace. È stata comunque la risposta di squadra il migliore segnale arrivato dalla vittoria sull’Atalanta. Gli scenari disegnati dopo Bologna sono stati cancellati in un colpo solo, tutti in campo hanno risposto da grandi professionisti. Hanno lottato tutti, ognuno per sé e per i compagni. L’orticello di ognuno è diventato l’orto di tutti, dove si lavora insieme per arrivare al risultato. Non solo, ma dalla vittoria sull’Atalanta si porta a casa anche un’altra certezza. Non solo 4-1-4-1 e 4-3-3, questa squadra ieri sera ha dimostrato di poter giocare bene con il 3-4-2-1. Una soluzione che può essere utile nell’immediato ma anche in prospettiva. I segnali positivi ora dovranno essere confermati già da martedì in Champions. Sarà un periodo intenso, sei partite in 18 giorni con Qarabag, Roma, Cagliari, Juve, Benfica e Udinese prima di volare in Arabia per giocarsi la Supercoppa. Un tour de force con gli uomini contati, soprattutto a centrocampo, ma che regalerà a Conte il primo recupero di un lungodegente. Da domenica prossima, nello scontro diretto all’Olimpico con la Roma, dovrebbe tornare a disposizione Romelu Lukaku, ieri in tribuna ad esultare ai gol dei compagni. Non sarà facile per lui ritagliarsi un posto da titolare, la concorrenza è tanta come le partite da giocare. Ma Big Rom ritrova un Napoli vivo e combattivo, primo in classifica almeno per una notte. Grazie a Mimì e Cocò.
