Alle 20.45 il Napoli torna al Maradona per una gara ad alta tensione contro l’Atalanta. La sconfitta di Bologna e le due settimane successive, cariche di pressione, hanno portato Conte e il gruppo a ricompattarsi: squadra e allenatore hanno rinnovato il patto e puntano a riavvicinarsi al primo posto. Un successo riporterebbe gli azzurri in testa almeno per una notte, in attesa del turno di martedì contro il Qarabag.
Quella di oggi è la prima tappa di un percorso complicatissimo: otto partite in ventisei giorni, fino al 18 dicembre, che peseranno su ogni competizione — Serie A, Coppa Italia, Champions e Supercoppa. Un calendario pieno di incroci pericolosi: la Roma di Gasperini il 30 novembre, la Juventus di Spalletti il 7 dicembre, il Benfica di Mourinho il 12 e il Milan di Allegri il 18 nella Final Four in Arabia.
Prima, però, c’è l’Atalanta. Una sfida insidiosa: il club bergamasco ha appena cambiato guida tecnica, con l’arrivo del napoletano Palladino dopo l’addio di Juric. Un ambiente scosso ma voglioso di ripartire, con motivazioni alte per superare il momento negativo. Per il Napoli può essere una trappola… o magari il primo vero banco di prova per capire la solidità della squadra in un mese che può indirizzare l’intera stagione.
Fonte: Corriere dello Sport
