Il Mattino-La presidente del Napoli Club Perù: “Reagiremo alle difficoltà”

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Il Mattino ha realizzato un’intervista ad Allegra Camaiora, presidente e fondatrice del Napoli Club Perù.

“Mi chiamo Allegra Camaiora, sono nata e cresciuta in Perù ma la mia famiglia è di origini italiane.

Ho iniziato a tifare Napoli solo nell’estate 2010. C’erano i Mondiali in tv e avevo appena visto Cavani brillare e segnare in maglia Uruguay: fu amore a prima vista e decisi che avrei sempre sostenuto le squadre per cui avrebbe giocato. Il passaggio al Napoli lo interpretai come un segno del destino: il triennio successivo in azzurro e la presenza in squadra di altri sudamericani come Lavezzi e Gargano finirono poi per rafforzare ancora di più il mio legame con il club.

L’idea di fondare il club nasce quindi poco dopo, quando mi sono resa conto che non c’era modo più chiaro di far conoscere il Napoli qui in Perù. Volevo fare qualcosa di più formale per aiutare a far crescere il tifo per i colori azzurri. Molti qui ricordavano solo l’era Maradona e niente di quanto accaduto di recente.
E anche le politiche della società non favorivano a quel tempo un avvicinamento: ad esempio sui social non c’era un account del club in lingua spagnola, non c’erano store ufficiali sul territorio e non sapevamo dove radunarci in via ufficiale per guardare le partite. A tal proposito sarei molto felice se un domani ricevessimo supporto anche dal Napoli stesso e dal presidente Aurelio de Laurentiis. Sarebbe fantastico per il calcio peruviano avere uno come lui alla guida. Ammiriamo tantissimo il lavoro che svolge e la sua capacità di gestire sia i momenti belli che quelli brutti.

Ci sarà riscatto dopo la sosta?

La sosta è arrivata in un momento critico della stagione. Spero che i ragazzi abbiano recuperato al meglio le energie per preparare in ottica Atalanta, match sentito e che vogliamo vincere. Se però c’è una cosa che ho imparato dal Napoli è la capacità di superare i periodi difficili. Lo abbiamo visto nelle passate stagioni con giocatori dalla mentalità guerriera come Koulibaly e Mertens, e credo che tanti elementi in rosa abbiano la stessa convinzione e maniera di approcciare le sfide. Per quanto riguarda invece la Champions League, penso che sia un’esperienza di apprendimento e non sarei troppo delusa se non andassimo molto lontano. Credo che siamo in un periodo di adattamento e la priorità dovrebbe essere integrare i nuovi giocatori, recuperare quelli infortunati e fare il meglio possibile in Serie A. La stagione è ancora lunga”.
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