Il Napoli torna a lavoro: via alle scelte

0

De Laurentiis e Conte, Manna e Conte, hanno chiaramente dialogato a lungo, in telefonate inevitabilmente lunghe. Necessarie per confrontarsi, e per analizzare le difficoltà di una squadra che ha smesso di segnare nelle ultime tre partite e dunque di vincere. Però i problemi, scrive La Gazzetta dello Sport, non sono mancati, anzi sono aumentati. Conte tornerà e rivedrà anche Anguissa confinato a far terapia, un pilastro in meno per andare a “far la guerra con calciatori che mi seguono e che meritano gratitudine”.

Factory della Comunicazione

E cercando qua e là, in un organico che poi è depotenziato dagli infortuni ma non certo limitato, qualcosa si trova. Il tridente riappare, nella sua lucentezza, è fine, sa di calcio d’avanguardia. Rappresenta un capo della maison Napoli che ha contribuito ad arricchire la storia. Ce n’è stato negli anni in cui Spalletti è arrivato al miracolo-scudetto e nel capolavoro di Conte, per il quarto titolo. Ce n’è ancora, d’altro canto questa squadra nasce per stare nel 4-3-3, poi accantonato per non rinunciare ad uno dei Fab Four.

 

In difesa, non si sbaglia, ora che Olivera tornerà a ridosso della sfida con l’Atalanta e che Spinazzola dovrà calarsi nel suo ruolo. Da sinistra verso destra, si può immaginare che venga chiesto a Gutierrez di assecondare le uscite e le diagonali. E il resto, beh, non fa un plissé, con Buongiorno, Rrahmani e Di Lorenzo guardiani di Milinkovic-Savic. In mezzo, senza Anguissa e De Bruyne, è un altro calcio. Ma Lobotka è sempre lui, conosce i tempi per orientare l’attacco e ha la saggezza per fungere da frangiflutti. Intorno, da una parte Elmas, che sa fare varie cose ma la mezzala assai di più. E McTominay, che può riprendersi il suo ruolo, quello nel quale ha esaltato la propria natura, prima al Manchester United e poi come Mvp di una stagione solare.

 

E’ davanti che si riapre un libro alle pagine precedenti. Il primo Neres andò spesso a sinistra. E adesso, volendo, gli viene riconsegnata la fascia, dovrà garantire gli equilibri che dall’altra parte sono offerti da Politano e poi dialogare con Hojlund, che è altro rispetto a Big Rom, ama semmai allungare, andare nelle profondità. Non quelle atmosferiche di questa settimana cupa, piena di retropensieri.

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.