Ricominciare da dove ci si era fermati: il lavoro. Unito al sacrificio e alla fatica. Conte è così, il suo modus operandi non cambia, è con questo che ha sempre ottenuto i suoi risultati. Scrive Il Corriere della Sera: “Conte non arretra sui metodi di lavoro, anzi. Il sacrificio soprattutto nell’atteggiamento, rappresenta la carta vincente del suo mazzo, quello che in carriera gli ha permesso l’all-in. Si rende conto, però, che gli infortuni sono tanti — ruoli cruciali, Anguissa è una mazzata — e che qualche acquisto dell’estate scorsa ha disatteso le aspettative. C’è il mercato di gennaio per questo, e il Napoli è già attivo. Ma l’inversione di rotta è necessaria adesso: Antonio ieri ha (ri)indossato l’elmetto, ha tirato il fiato (i giorni lontano gli hanno restituito energia) ed è tornato a impartire i suoi comandamenti. Si lavora senza sconti. Serietà e concretezza: ultimo tentativo per frenare la deriva. Si è dato un tempo. Un tempo ragionevole per rimettere insieme le parti di un amore che non è stato un calesse ma è attraversato da una crisi di intolleranza. Lukaku, che sta provando a recuperare in fretta (la convocazione potrebbe esserci a fine mese contro la Roma), lo appoggia”
