Cds Campania – DeLa: “CI SFASCIANO”. L’accusa di Aurelio: «Se dalle nazionali tornano infortunati, voglio indennizzi»

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De Laurentiis contro tutti

 

Calendario troppo intenso campionati mortificati dagli interessi di Fifa e Uefa: ecco perché il Napoli dice no.

 

Aurelio De Laurentiis irrompe a distanza, da Ginevra. La sua voce, collegata in diretta con il Centro Congressi della Federico II per l’edizione speciale di “Motore Italia-America’s Cup” finisce per spostare subito il baricentro della discussione. Non solo vela: il presidente del Napoli ha lanciato un altro affondo sul calcio, sugli infortuni e su un sistema che considera ormai fuori controllo.

«Presto i miei giocatori alle nazionali e cosa succede? Rrahmani è tornato sfasciato, Anguissa pure. Così non si può andare avanti». Il punto, per De Laurentiis, è la struttura del calendario: troppe partite, troppe pause, troppe sovrapposizioni. La sua ricetta è drastica: «I campionati non devono avere soste. Bisogna ridurre il numero di squadre e le partite. Se il campionato comincia a luglio e finisce a marzo o aprile, poi si concentrano le nazionali in un tempo determinato. Così avrebbe senso». E qui si inserisce il tema dei rapporti di forza: «Le nazionali devono capire che i giocatori sono nostri dipendenti, pagati da noi. Siamo noi che dovremmo decidere se possono essere sottoposti a ulteriori sforzi. E quando tornano infortunati, ci deve essere un indennizzo vero e una finestra di mercato straordinaria per rimediare». 

 

Fonte: CdS

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