Presidente Onms: “Napoli-Atalata? Trasferta vietata”

0

Maurizio Impronta, Presidente dell’Osservatorio nazionale sulle Manifestazioni sportive, ha annunciato, ai microfoni di Radio CRC, che la trasferta di Napoli sarà vietata ai tifosi dell’Atalanta.

Factory della Comunicazione

“La trasferta a Napoli sarà vietata per i tifosi dell’Atalanta che provengono dalla Lombardia. È una tradizione che abbiamo deciso di rinnovare per consuetudine a causa dei pessimi rapporti che intercorrono tra alcune frange del tifo bergamasco e quello napoletano, contrariamente, invece, a quelli che ci sono fra le due società che sono ottimi. Io non ho il potere di emanare norme e legiferare in favore di una tifoseria o di un’altra. Abbiamo uno strumento che ci permette di diminuire sistematicamente il numero di episodi violenti che si verificano prima e durante le partite tra pseudo tifosi di calcio. Noi possiamo solo tentare di ridurre i rischi che derivano dall’incrocio di due tifoserie e abbiamo viste che l’aumento dei divieti ha consentito di diminuire matematicamente del 50% il numero di incidenti che avvengono durante le partite e il numero di feriti connessi ad esso. Questi sono provvedimenti che si utilizzano nell’interesse prima di tutto delle persone per bene e non violente che non si possono trovare in situazioni dove si verificano agguati, aggressioni e violenze. In questi luoghi vigone delle regole che contrastano la violenza generalizzata che non ha niente a che vedere con lo sport e con il calcio Oltre tutto, gli episodi violenti tra le tifoserie non si verificano più sugli spalti o sui campi da gioco, ma durante la movimentazione e i trasferimenti dei tifosi.

Abbiamo lavorato due mesi prima per evitare che a Napoli nel corso del match di Champions tra la squadra partenopea ed quella dell’Eintracht Francoforte si verificassero scontri. Noi non ci inventiamo le strategie per farci fare i ricorsi al Tar o per farci attaccare da qualche esponente o giornale. C’è un atteggiamento globale di rifiuto delle regole, di violenza per la violenza e di difesa di un’identità che colpisce anche i giovanissimi. Basta vedere quello che hanno fatto quei 500 tifosi contro la nazionale italiana. È vergognoso, non si fischiano i giocatori”.

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.