ESCLUSIVA IlNapoliOnLine- coach Seleman “Aspetto la chiamata giusta”
Le dichiarazioni dell'ex tecnico di Roma CF, Lazio e Brescia
In esclusiva per “Il Napoli Online.com”, intervistiamo Ashraf Seleman, ex coach di Roma Calcio Femminile, Lazio e Brescia, ultima società in ordine.
Ciao mister, innanzitutto , come va?
“Intanto, sto molto bene. Sono lontano dal calcio in questo periodo e, di conseguenza, riesco a dedicarmi completamente alla mia famiglia. Certamente, il calcio manca perchè è una passione che vive con me: qualora dovesse arrivare l’occasione giusta, sarò pronto; con oltre duecento panchine, bene o male, sono quell’usato garantito!”
Da queste primissime giornate di serie A, sembra che non vi sia una squadra da battere come in passato. Juventus, Roma ed Inter sembrano in difficoltà, probabilmente, anche perchè, hanno da affrontare le competizioni europee che tolgono energie fisiche e mentali. Dopo i soliti campionati di bassa classifica, il Napoli sembra che abbia invertito rotta e possa disputare una stagione diversa dal solito. Invece, molto in difficoltà, c’è la Ternana che, probabilmente, non ha un organico all’altezza della categoria rispetto alle altre due neopromosse, ovvero, Parma e Genoa. Cosa ne pensi?
“Possiamo dire che quest’anno ci sia un grande equilibrio sottile; in ogni partita può esserci una sorpresa. Finalmente, il format è tornato in stile classico con gare di andata e ritorno e le squadre meno blasonate sono più strutturate per affrontare la categoria e, ciò, fa sì che si crea questa incertezza di risultati in ogni sfida. Il Napoli è partito molto bene come la Lazio. E’ ancora presto fare un’analisi concreta per le tre neopromosse ma, ad oggi, la Ternana è un pò più indietro anche se nell’ultimo periodo sembra essere entrata meglio nel campionato; un torneo che non lascia scampo all’errore e che il minimo dettaglio può compromettere l’intera gara.”
Passando al campionato cadetto, in B, c’è la corazzata Como che sembra fare la voce grossa. A sorpresa, bene il Cesena e il Lumezzane che sta riconfermando la stagione di alto livello, già disputata l’anno scorso. Infine, è giunta la prima vittoria stagionale per il Trastevere che, addirittura, l’ha ottenuta in trasferta a Bologna, con quest’ultimo che, difficilmente, ripeterà quanto di buono fatto l’anno scorso. Abbastanza positivo l’impatto con la nuova categoria per le due compagini venete, ovvero Venezia e Vicenza.
“In B, il Como è stata allestita già per competere in A avendo giocatrici del calibro di Boquete e del Estal, solo per citarne due. Il direttore Caprini è stata brava ad allestire una super squadra ed ora toccherà a coach Mazzantini portarla in A. Il Cesena si riconferma una realtà dove si lavora bene e con professionalità: sono passati da un grande mister coma Conte all’attuale Rossi che sta facendo molto bene con una rosa giovane e il suo 3-5-2 marchio di fabbrica. Il Lumezzane sta continuando il suo costante percorso di crescita, mantenendo le aspettative. Il Trastevere ha ottenuto un successo incredibile ed ora, dovrà dimostrare di essere pronta nell’affrontare bene gli scontri diretti ma, i margini di crescita per loro sono molti, in quanto sono una compagine giovanissima, che sta facendo esperienza giocando. Per quanto riguarda il Bologna, la rosa è molto forte: dalla scorsa stagione hanno cambiato molto e, forse, devono ancora trovare quell’amalgama giusta per avere quella continuità necessaria per competere nei primi posti, ma hanno tutte le carte in regola per rientrare nell’alta classifica. Conosco il direttore Fuzzetti, il quale è molto meticoloso e bravo a costruire formazioni di livello, sperando che presto, si possano esprimere al massimo. Vedo una bagarre apertissima, soprattutto, in zona salvezza dove niente è ancora scontato.”
In C, non basterà più vincere il rispettivo girone, in quanto, chi arriverà primo, dovrà disputare i play-off con le altre prime classificate per approdare in serie B. Questa formula non premia chi arriva primo. Il format, secondo Lei, vada rivisto o no?
“Per la C, si è pensato più ad abbattere i costi di gestione che aumentare la qualità ed il livello. Secondo il sottoscritto, quattro gironi sono troppi e la formula play-off non risulta adeguata. Una società costruisce una squadra per vincere il campionato e una volta vinto non è certa di partecipare al campionato di serie B ma, per conquistare la promozione deve passare attraverso la formula dei play-off, modalità che non mi piace così, come i 4 gironi di C. A mio avviso, la serie B e la C devono essere le categorie di sviluppo massimo per le nostre giovani calciatrici ma, con questo format, la serie C perde di molto l’interesse e lo sviluppo delle calciatrici”
Capitolo Nazionale: dopo l’ottimo europeo in Svizzera, le azzurre di coach Soncin hanno disputato due amichevoli con prestazioni convincenti; il pareggio (1-1) col Giappone e la sconfitta (solo di misura) col Brasile. Finalmente, sembra che sia cambiata la rotta. Quanto mancheranno i probabili addii (per età) di Girelli e Bonansea? la Nazionale ha già delle sostitute all’altezza o che lo diventeranno in un futuro prossimo?”
“Per quanto riguarda la Nazionale, non avevo alcun dubbio su coach Soncin: ho avuto la fortuna di conoscerlo da giocatore in una breve parentesi a Lanciano, quando eravamo giovani; anche in campo era un perfezionista sempre attento al dettaglio ed è ciò che portando nel suo team assieme al grande entusiasmo e competenza. E’ bello vedere la Nazionale e spero che queste ragazze continueranno a regalare soddisfazioni per loro e per la gente che le guarda. Girelli e Bonansea sono due grandissime non solo in campo ma anche fuori dal rettangolo di gioco, avendo quella grande umiltà che, ancora oggi, le porta a fare la differenza. Purtroppo, il calcio è così: arriva un punto dove tocca smettere e quando arriva quel giorno, chi dovrà scegliere, sicuramente saprà chi prenderà il loro posto; successe con Panico e Morace ed oggi, con loro. Abbiamo la fortuna che riusciamo sempre a trovare giovani ragazze all’altezza e, se penso Cantore, già siamo in buone mani. “
Tornando a Lei: c’è qualcosa che bolle in pentola o è tutto fermo ma, soprattutto, c’è ancora la voglia di mettersi in gioco?
“Per quanto riguarda il sottoscritto, posso dire che le offerte sono arrivate ma, non le ho ritenute giuste. Altre volte, invece, le società hanno preferito punte su altri profili tecnici e ciò, fa parte del calcio. Io non sono un allenatore che appena c’è una chiamata, accetta immediatamente; intanto valuta molto l’opportunità di tornare in campo e, ciò, probabilmente, mi limita molto ma, preferisco così.”
