Dopo la pesante sconfitta del Napoli contro il Bologna, non sono mancate le reazioni nel mondo azzurro. Tra le voci più note, quella di Carlo Alvino, giornalista da sempre vicino all’ambiente partenopeo, che sui propri canali social ha espresso il suo punto di vista sul momento della squadra e, in particolare, su Antonio Conte, analizzando con tono critico ma equilibrato le responsabilità e lo stato d’animo dell’allenatore dopo il ko del Dall’Ara. Ecco le sue parole:
“Tutti a caccia del colpevole. Tutti pronti a dire “l’avevo detto”. Tutti pronti al processo con condanna in pubblica piazza. Quello che sta accadendo però non è colpa dell’indiziato numero uno. Non è colpa di Conte, anche se il tecnico addossa a se stesso le colpe. Si certo un allenatore deve tirare il meglio da ognuno di loro ma è difficile fare lo psicologo con tutti. Per certi verso sta accadendo quanto accadde l’anno post terzo scudetto, un inconsapevole imborghesimento, una poca voglia inconscia al sacrificio, alla lotta, allo sforzo, alla fatica.
Conte comunque non molla! Ci mancherebbe. Va avanti per la sua strada in un anno dove le difficoltà di riproporsi sono immani così come le aspettative. Aver innalzato vertiginosamente l’asticella da parte di qualcuno, non ha fatto bene a nessuno. Soprattutto ha fatto male all’ambiente che mal sopporta un paio di pareggi, figuriamoci le sconfitte. La squadra è stata costruita per difendere lo scudetto, altre aspettative sono irrealistiche. La più forte resta l’Inter con due finali Champions in tre anni. E l’anno scorso abbiamo vinto perché siamo stati più bravi. Noi dobbiamo continuare ad esserlo e a dare fastidio. E lo faremo siatene certi. Tutti insieme!“.
