4 novembre ed il Napoli inaugura la sua “nuova” spina dorsale

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Falcidiato dagli infortuni. Ciò che è evidente non si può negare. Il Napoli, però, ha sopperito alle difficoltà, e Conte fa bene a ribadirlo, perchè spesso lo si dimentica. Stasera, per esempio, ritroverà un po’ dell’impianto nevralgico che lo ha contraddistinto negli ultimi mesi. Scrive il CdS: La spina dorsale inedita. Nuova di zecca: Rrahmani, Lobotka, Hojlund. Mai insieme finora, una novità assoluta: Rrahmani è uscito di scena dopo la partita con il Cagliari del 30 agosto, quando Hojlund non era ancora un giocatore del Napoli, e poi è rientrato sabato contro il Como dal primo minuto, con Hoj in campo contemporaneamente ma senza Lobo, a sua volta dentro all’87’, quando poi Rasmus è stato sostituito da Lucca. Un tetris. Neanche un minuto condiviso per gli uomini che oggi, in occasione di una partita cruciale per il futuro in Champions, formeranno l’asse centrale della squadra. Una struttura fondamentale che Conte è stato costretto a cambiare spesso, sin dall’estate: Lukaku, il terminale offensivo e un tassello ritenuto indispensabile dal tecnico, come sottolineato anche ieri, s’è fermato a Castel di Sangro. Il 14 agosto: profonda lesione al retto femorale della coscia sinistra, arrivederci e grazie. Tutto da rifare. E poi ancora, e sempre. Fino al nuovo assetto internazionale.”

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