“Nel momento in cui è entrato Elmas, l’impatto non è stato quello sperato”

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A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano La Verità. Di seguito, un estratto dell’intervista.

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Napoli-Como 0-0. Qualcuno ha descritto la partita come una grande prestazione dei comaschi; altri come una prova sterile, almeno in fase offensiva, da parte del Napoli. Lei dove si colloca?
“Al centro. Nel senso che, come spesso accade, la verità sta nel mezzo. Il Como ha giocato davvero una grande partita: questi ragazzi corrono come dei diavoletti, pressano altissimo e raddoppiano sistematicamente, togliendo ogni possibilità di ragionare. Ma non è solo corsa: hanno anche una buona tecnica.
È una squadra giovane e brillante, davvero ben allenata. Il Napoli, invece, davanti ha prodotto pochissimo, se non nulla. E questo dimostra che, al di là dei nomi, manca qualcuno in grado di verticalizzare, di servire gli esterni nello spazio.
De Bruyne, secondo qualcuno, era il problema del Napoli, ma senza di lui non siamo stati in grado di verticalizzare. Anche Neres è apparso in difficoltà. Nel momento in cui è entrato Elmas, l’impatto non è stato quello sperato: ho visto diversi lanci sbagliati, poco ritmo, poca incisività. Meno male che c’è Milinković-Savić, perché senza di lui la partita poteva finire peggio.
Domani il Napoli affronterà l’Eintracht Francoforte in Champions League. Serve obbligatoriamente una vittoria per continuare a sperare nella qualificazione?
Io penso che il Napoli debba uscire dalla Champions. Non perché non sia all’altezza, ma perché non ha la rosa per reggere due competizioni. Meglio concentrarsi sul campionato: possiamo tranquillamente lottare per il quinto scudetto, un traguardo storico. Vedremo se Conte farà giocare Lobotka: se lo schiera, significa che crede ancora nella doppia competizione; se invece lo tiene a riposo, allora avremo la conferma che l’obiettivo principale è la Serie A.
In Italia, sinceramente, non vedo squadre più forti del Napoli. L’Inter ha dovuto lamentarsi con gli arbitri per vincere di misura contro il Verona, il Milan e la Juventus alternano prestazioni altalenanti.
Il Napoli è la squadra più solida, la più completa, quella più pronta a vincere ancora. La Champions, invece, è diventata un torneo per vendere diritti televisivi: troppe partite, troppe classifiche, un mini campionato infinito. Ma per arrivare in fondo servono due squadre forti come il Real Madrid, e in questo momento solo pochi club possono permetterselo”.
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