Per la vetta rivolgersi al portiere

Al Maradona i protagonisti più attesi si fanno rubare la scena dal serbo

Conte resta primo aspettando questa sera Milan-Roma
In mezzo a un plotone di attaccanti, tra il talento di Neres, Nico e Diao, gli spunti di Addai e Politano, la forza d’urto di Hojlund,
Anguissa e McTominay e l’esperienza di Morata, a fare la differenza è Milinkovic-Savic. Il portiere. Il gigante con la barba da boscaiolo, lo specialista: sua la prodezza su Morata dal dischetto, il secondo rigore parato di fila in cinque giorni dopo quello a Camarda a Lecce, il sesto degli ultimi 10. Nessuno come lui in Serie
A dal 2021 (7) e dall’inizio della scorsa stagione nei campionati top d’Europa (6, come Vasilj del St.Pauli). Mani benedette sullo 0-0: il primato è in bilico, dipende dal risultato della Roma a San Siro con il Milan, ma ora il Napoli è imbattuto da 17 partite al Maradona e 3 in campionato. Il punto conquistato ieri luccica, altroché: in virtù della rarità di grandi occasioni, e della partita sfrontata e feroce di un Como che esibisce il gioco migliore del campionato, quel rigore sarebbe potuto costare carissimo. Anche perché è stato l’unico vero rischio (due tiri nello specchio subiti). Ma di questo passo, con questa qualità variegata e la personalità di presentarsi a casa dei campioni d’Italia per vincerla, la corsa alla Champions annuncia una mina vagante.
Fonte: CdS
