Iannicelli: “Già all’epoca criticai la cittadinanza onoraria a Spalletti”

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Nel corso di ‘Campania Sport’ su Canale 21, è intervenuto il giornalista Peppe lannicelli: “Ricorderete che gia all’epoca criticai la cittadinanza onoraria a Spaletti per due ragioni. La prima, perché mi sembra che si concedano cittadinanze onorarie con troppa disinvoltura, quasi come se fossero licenze di sale e tabacchi, con tutto il rispetto per chi esercita la nobile attività connessa a questa licenza. Secondo, perché la cittadinanza doveva essere data a tutti, cioè un risultato così storicamente importante deve vedere premiati tutti i membri della società e della squadra. Un po’ come quando il presidente della Repubblica, in occasione di grandi imprese sportive nomina tutto il gruppo cavaliere, commendatore, a seconda poi dell onorificenza che il presidente intende conferire. Quindi già ero critico all’epoca.

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Poi sinceramente che un professionista faccia le sue scelte e vada ad allenare altrove, ma è una cosa normalissima ed è giusto che sia così, però tutto quel miele poi ha finito per allappare. Si usa a volte un termine quando una cosa è buona, però diventa troppo dolce e ti lascia un retrogusto paradossalmente amaro, nonostante fosse dolce in premessa. Onestamente il tatuaggio e le analisi del sangue non fatte da quel braccio tatuato, ma dall’altro e la pizzicatina dell’anno sabbatico che è durato meno di 20 giorni, perché poi è andato in Nazionale.

Sinceramente tutte queste cose secondo me inducono a riflettere. E ovvio che quella della revoca della cittadinanza onoraria è una provocazione dialettica che

normalissima ed é giusto che sia cosi, pero tutto quel miele poi ha finito per allappare. Si usa a volte un termine quando una cosa è buona, però diventa troppo dolce e ti lascia un retrogusto paradossalmente amaro, nonostante fosse dolce in premessa. Onestamente il tatuaggio e le analisi del sangue non fatte da quel braccio tatuato, ma dallaltro e la pizzicatina dell’anno sabbatico che è durato meno di 20 giorni, perché poi e andato in Nazionale.

Sinceramente tutte queste cose secondo me inducono a riflettere. E ovvio che quella della revoca della cittadinanza onoraria è una provocazione dialettica che ha acceso un bel dibattito ed è giusto che sia così, però cé un tema vero e chiudo questo argomento. Non capisco perché non sia stata data ancora De Laurentiis, che davvero negli anni ha dimostrato fedeltà, competenza, passione e risultati. Ecco, io credo che più che toglierla poi alla fine a Spalletti, la cittadinanza onoraria dovrebbe essere data urgentemente a De Laurentiis”.

Fonte: TMW

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