Napoli, si guarda l’infermeria: tra guarigioni e nuovi infortuni
Il difficile viene adesso. Il destino di Kdb, la possibilità che il suo sia ancora un futuro da gigante del calcio si deciderà infatti nei prossimi 30-35 giorni, il tempo in cui avverrà la guarigione vera e propria del bicipite che verrà operato. Un intervento che viene considerato chirurgicamente abbastanza semplice, fatto per riparare una lesione molto comune: ma c’è l’incognita dell’età, perché il 28 giugno De Bruyne compirà 35 anni. Kevin è mesto, abbattuto. Non riesce a nascondere di essere demoralizzato: entra da un ingresso secondario, arriva a bordo di un Van con i vetri oscuri nella clinica. È circondato dal suo piccolo mondo, c’è anche il dottor Canonico che lo accompagna al centro di radiologia della clinica sul litorale domizio. Sente avvicinarsi l’ora difficile dell’intervento e della riabilitazione: l’ultima volta, ci mise 120 giorni prima di rimettere piede in campo.
Sempre contro l’Inter, l’infortunio. Non ha dubbi: «Tornerò quello di sempre» ma è più forte di lui avere qualche timore. Sa fin troppo bene che recuperare, questa volta, sarà più difficile, richiederà più pazienza, più volontà. Ora, scrive Il Mattino, De Bruyne è un uomo angosciato, che trova con difficoltà le parole per descrivere le sue ansie, i suoi timori: l’infortunio lo ha precipitato nel comprensibile stato angoscioso. In Belgio parlano dei 345 minuti giocati in 15 giorni, come se le presenze di un campione da 11 milioni lordi all’anno di ingaggio dovessero essere centellinate, come se fosse venuto a Napoli a mezzo servizio. Assurdità. Lui, Kevin, ha parlato con tutti, a partire da Di Lorenzo e poi Conte e il ds Manna.
C’è il presidente De Laurentiis che lo ha più volte contattato in queste ore. Assicura, il belga, di essere motivato come due anni fa, quando ha avuto la stessa lesione. E di avere pochi dubbi sul fatto che l’intervento sotto i ferri è la strada per avere maggiori certezze di guarigione. I medici, dal canto loro, non sono pessimisti. Fa impressione, in ogni caso, vederlo camminare ancora sorretto dalle stampelle: Lukaku non le aveva, per fare un confronto, fin dal primo secondo. Lui ne avverte il bisogno, forse perché il dolore è ancora insopportabile.
Ora c’è da modificare la lista Champions, la Uefa lo consente per accidenti di questo tipo. Per prima cosa, Contini prenderà il posto di Meret. Manna, sia chiaro, non cerca un portiere nella lista dei svincolati. E lo stesso vale per De Bruyne. Il suo posto in lista potrebbe prenderlo Romelu Lukaku. Perché se i tempi di recupero saranno confermati, l’attaccante tornerà a Castel Volturno la prossima settimana e entro fine novembre potrebbe essere convocabile. Insomma, già con il Benfica, e sarebbe clamoroso, Lukaku potrebbe essere a disposizione. Nel migliore delle ipotesi, si pensava a un rientro a Riad, con il Milan, in Supercoppa. Il recupero-sprint è anche di buon auspicio per De Bruyne.
