Dopo la seconda sconfitta consecutiva del Lecce, Gaspar ha parlato ai microfoni nel post-partita, mostrando grande maturità e spirito di gruppo. Il difensore ha raccontato il confronto avuto con Camarda e il messaggio che ha voluto trasmettere ai tifosi.
“Gli ho parlato con sincerità. Ho detto che questa è la realtà del calcio: un giorno segni e tutti dicono che sei il migliore, il giorno dopo sbagli e sei il peggiore. Ma fa parte del gioco. Bisogna accettarlo e continuare a lavorare.”
Gaspar sottolinea come il calcio sia fatto di alti e bassi, ma anche di equilibrio e fiducia reciproca:
“Oggi stiamo bene, domani può andare diversamente, ma la cosa più importante è continuare a lavorare bene e migliorare sempre. Abbiamo giovani che stanno crescendo, e noi compagni dobbiamo dare loro fiducia: solo così si costruisce una squadra vera.”
Alla domanda se gli piaccia sentirsi un punto di riferimento per i più giovani, Gaspar risponde con la sua consueta umiltà:
“Per me la cosa più importante è essere un buon compagno. La leadership non si dice, si fa. Significa aiutare dentro e fuori dal campo, capire quando un compagno vive un buon momento e quando invece ha bisogno di una parola, di un gesto. Bisogna sempre dare una mano per rialzare la testa.”
Un leader silenzioso in un momento difficile
Gaspar non cerca alibi. Il Lecce sta attraversando un momento complicato, ma le sue parole riflettono la mentalità di chi non vuole arrendersi: lavoro, fiducia e spirito collettivo.
“Le sconfitte fanno parte del percorso. Dobbiamo reagire insieme, da squadra. Solo così si cresce.”
