Pessima partita per Mariani (Il Cds vota 4): un rigore con tanti dubbi dato dall’assistente n. 1, Bindoni (il silenzio, a volte, è oro), uno chiaro dato con l’OFR, peggio di così. Troppo arrendevole sulla rissa che scoppia davanti alla panchina del Napoli. Non bene.
ANNO DI DUBBI
Contatto fra Mkhitaryan e Di Lorenzo, dubbi, tanti, gli stessi che fecero infuriare Conte lo scorso anno per il penalty in Inter-Napoli dopo un contatto leggero fra Anguissa e Dumfries. A rendere tutto quasi incredibile c’è che l’arbitro, oggi come allora, è lo stesso, Mariani. Torniamo a ieri sera: Di Lorenzo è davanti a Mkhitaryan, per difendere il pallone allarga la gamba sinistra e il nerazzurro lo tocca all’altezza del polpaccio. Nessuna infrazione di Acerbi, che si sdraia davanti ai due e tocca comunque prima il pallone. Rigore leggerino, di quelli che non piacciono a Rocchi. Ma in presenza di contatto, questo lo sanno anche i bambini, il VAR deve rimanere in silenzio. Come è successo. Ieri e un anno fa.
NO ROSSO
Non era per Gilmour, ma per Di Lorenzo, il primo giallo del match: i due fanno fallo in sequenza e il fallo del capitano azzurro “salva” il compagno (era gioco fermo), poi ammonito nel recupero.
NETTO
Gomito larghissimo di Buongiorno sul tocco di Lautaro: rigore chiaro, sfuggito a Mariani. OFR obbligatoria.
VAR: Marini 6,5 Fa quello che deve.
