CdS Campania – “RIDE NAPOLI”. Conte zittisce l’Inter e Marotta. Azzurri stellari

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Antonio al veleno:

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«L’Inter manda un dirigente a parlare, a cercare alibi: il Napoli questo non lo fa Volevano “ammazzarci” Abbiamo battuto i migliori»

 

 

 

 

L’allenatore azzurro litiga con Lautaro in campo e poi attacca Marotta: «Rende l’ambiente nocivo»

Da dove partire per raccontare l’Antonio Conte prima, durante e dopo Napoli-Inter? Dalla faccia tesa con cui scende dal bus senza guardare nessuno? Da come impazzisce in campo e per informazioni chiedere a Lautaro? Dagli abbracci con Politano? Dalle bordate  che tira in conferenza? Oppure dal sorriso, veramente genuino, che sfodera quando gli suggeriscono di andare a Pompei che forse un aiuto dall’alto servirebbe al Napoli in questo periodo? Sono tante le istantanee della notte di Antonio Conte, quella in cui batte l’Inter, si riprende la vetta della classifica e raggiunge quota 100 punti con il terzo club diverso dopo Juve e, appunto, i nerazzurri. La copertina, al netto di tutto, forse però va all’abbraccio riservato a De Bruyne. Perché lì c’è il Conte uomo, che quando passeggia e vede i piccoli figli del campione belga, che giocano felici aspettando il papà con le stampelle, si intenerisce. È un attimo, però. Perché per il resto del tempo l’allenatore del Napoli tira fuori tutto. Dice che i nuovi si devono «inserire velocemente. Fino a che sarò qui i giocatori sputeranno sempre sangue per la maglia» e ammette che l’Inter «voleva ammazzarci sportivamente. Ma il Napoli non voleva morire. La scelta di Neres ha stravolto i piani, ma a me non interessano gli individualismi a costo di lasciare fuori qualcuno».  

 

Fonte: CdS

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