Katia Ancelotti: “Papà e Gattuso? Da quella volta non si sono più visti nè sentiti”
Katia Ancelotti, figlia di Carlo, ex allenatore del Napoli, ora al Brasile, ha parlato in un’intervista al Corriere della Sera, in cui racconta dei retroscena sul tecnico più vincitore al mondo.
Il Mattino scrive: “L’allenatore più titolato al mondo che ha deciso di lasciare l’Europa, dopo gli ultimi trionfi con il Real Madrid, e di allenare il Brasile. Carlo Ancelotti raccontato da Katia Ancelotti, sua figlia, in un’intervista al Corriere della Sera. «Mi piacerebbe vederlo arrabbiato una volta sola. Mio fratello Davide (vice allenatore del Brasile) e mio marito Mino (nutrizionista dello staff) mi raccontano di sfuriate pazzesche negli spogliatoi, una versione di papà a me sconosciuta». Napoli e la delusione per Gattuso
Dicembre di sei anni fa. Ancelotti esonerato dal Napoli nonostante la qualificazione agli ottavi di Champions League, a causa dei negativi risultati in campionato, e sostituito da Gattuso, un suo figlioccio. Cala il gelo tra i due allenatori perché Rino non aveva avvisato il maestro Carlo di essere stato contattato da De Laurentiis. «Non si sono più sentiti né visti. Papà ci è rimasto male e non fa finta di niente. Rino non lo ha più chiamato, probabilmente si rivedranno al Mondiale, ci auguriamo tutti che l’Italia ci vada. Sarebbe bella una finale Brasile-Italia. L’ultima c’era stata nel 1994, papà era il secondo di Sacchi. Gattuso dov’era?», dice con una punta di polemica Katia, sposata con il nutrizionista casertano Mino Fulco.
L’addio tra mamma e papà
Una storia d’amore bella quella tra Carlo e Luisa, la sua prima moglie, la madre di Katia e Davide, finita con una separazione. «Papà ha fatto da padre e da madre, la sua presenza si è percepita in casa. Mamma, che purtroppo non c’è più, era sempre via. Non ho ricordi di un Natale a tavola in famiglia. I nostri Natali erano a Milanello (il centro sportivo del Milan), una bellissima famiglia per tutti noi, ricordi indelebili. Ma ho capito con il tempo il senso di indipendenza di mia madre». Essere “figlia di” non è facile, anche se Katia puntualizza: «Per me non è pesante, invece mio fratello Davide ne ha subite di critiche per aver cominciato ad allenare con papà. Credo che abbia fatto più fatica degli altri perché gli hanno sempre puntato il dito. Adesso allena, da solo, il Botafogo. È anche lui in Brasile».
La fortuna
Tanti trofei in bacheca per Ancelotti. Un allenatore bravo e fortunato, dicono. Che ne pensa la sua prima tifosa? «Che ha c… È stato un uomo fortunato, è vero. Ma non è un caso. La fortuna te la devi meritare».
