DIETRO. Le valutazioni sono in corso e riguardano la difesa, ma non solo. Anzi, si comincia dalla porta. Sì, perché Milinkovic-Savic, titolare nelle ultime quattro, potrebbe lasciare il posto a Meret. Una possibilità che Conte sta valutando. Un’ipotesi da non escludere ricordandosi del dualismo di cui parlava l’allenatore del Napoli in ritiro. Della staffetta tra i pali. I due, disse, si sarebbero alternati, soprattutto a inizio stagione. Ma le riflessioni sono vive anche per la difesa. Quattro maglie per due posti al centro: oltre a Beukema e Buongiorno, titolari col Psv (quest’ultimo appena rientrato dopo l’infortunio e in campo 90’ in Olanda), ci sono anche Juan Jesus – entrato nella ripresa martedì – e Marianucci, che non è in lista Uefa (come Mazzocchi) e che dunque tornerà a essere un’opzione.
I FAB FOUR . Le certezze sono a centrocampo a cominciare dal modulo. Conte l’ha spiegato nel post gara: nessuno stravolgimento tattico, avanti col 4-1-4-1 e coi Fab Four, aspettando il rientro di Lobotka che ancora una volta sarà sostituito da Gilmour. Dunque, tutto confermato, con Politano, Anguissa, De Bruyne e McTominay a comporre la linea a quattro, i riferimenti di Conte per riscattare l’ultimo ko. Un centrocampo di spessore contro i colleghi nerazzurri che pure vantano un reparto di tutto rispetto. Una partita nella partita nella zona nevralgica del campo dove molto potrà accadere tra duelli individuali e strategie. Un giorno a Napoli-Inter, Conte studia la formazione. Tra conferme, novità e una costante: rialzarsi.



Fonte e grafico cds
