Conte, missione ripartenza: il Napoli sa come rialzarsi dopo l’Europa

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L’AZZURRO SA GIÀ COME SI FA AL RITORNO DALL’EUROPA

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Occhi chiusi, respiro ritmato, pace interiore. Recuperare le energie è la missione numero uno per Antonio Conte. «Ritroviamoci» ha spiegato ai suoi più volte in questi due allenamenti post Eindhoven. «Torniamo a fare quello che sappiamo» semplicemente. Ha provato a mettere in chiaro tutto, ma lo ha fatto con piglio deciso e calmo. Antonio sa come si porta la trada ben oltre il tunnel in cui sembra di essere entrati. Conte sa come si sciolgono le matasse più complicate. Ma sa, anche, che tutti gli impegni post Champions League fanno un po’ caso a sé. Sono complicati perché staccare la spina e riattaccarla in meno di 24 ore è l’esercizio più complicato. Figurarsi con 6 gol subìti sul groppone. Ma non è nuovo a questa sfida: gli azzurri lo hanno già fatto due volte quest’anno, ora toccherà all’Inter: non una sfida come le altre.

APPROFONDIMENTI

Dicono che Conte sa bene come si torna in campionato dopo l’Europa. Lo ha fatto 40 volte già nella sua carriera tra Juventus, Chelsea, Inter e Tottenham: in 28 occasioni si è portato a casa la massima posta (a dispetto di 6 pareggi e anche 6 sconfitte). Lo ha fatto in tutti i campionati con continuità, fermandosi però più spesso in Premier League che in Serie A. Dove veleggia con ottimi dati. E vuole farlo anche questa volta. Dietro l’angolo c’è l’Inter, ma prima c’erano state Pisa e Genoa. Sempre al Maradona, come anche sabato. Due vittorie in entrambe le gare post Champions nel 2025-26 per conte e i suoi, un dato importante da – possibilmente – ampliare anche questa volta. Nessuna gara di Champions fin qui, soprattutto, ha portato al Napoli infortuni o problemi fisici di vario tipo. Tutti sono arrivati durante gli impegni in campionato. Sarà un fattore, comunque, il ritorno in campionato dopo le gare internazionali, che per il Napoli sono ancora un po’.

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L’Inter sabato, poi la prima trasferta post Europa a Bologna contro la squadra di Italiano, a tre giorni dal confronto interno contro l’Eintracht Francoforte. Un crocevia importante. E, ancora, a novembre: dopo la gara interna contro il Qarabag di fine mese, gli azzurri dovranno vedersela con la Roma di Gasperini all’Olimpico in un banco di prova di alto livello. Quindi, la sfida di Udine post trasferta a Udine (doppia gara fuori casa) per poi chiudere col botto: A Torino contro la Juventus dopo Copenaghen, la fiorentina al Maradona dopo il Chelsea (anche i Blues a Fuorigrotta). Confermare il ruolino di marcia sarà complicato, mica impossibile. Qualche punto perso qua e là è già messo in conto, ma sbagliare ora è già diventato un lusso.

Fonte: Il Mattino

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