Eleonora Lastrucci e Fabrizio Paoletti uniscono talento e visione

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(Adnkronos) – Una chitarra che indossa un abito d'alta moda. Un simbolo di bellezza, arte e, soprattutto, di pace. È questo il cuore del progetto, presentato sulla Terrazza Butterfly dell’Hotel Il Tornabuoni, nel centro storico di Firenze. Un evento esclusivo che ha acceso i riflettori su una collaborazione senza precedenti tra due eccellenze toscane: la stilista pratese Eleonora Lastrucci, celebre per la sua couture raffinata e scenografica, e Fabrizio Paoletti, liutaio di fama internazionale le cui chitarre sono state imbracciate da icone come Bruce Springsteen e Keith Richards. L'obiettivo? Realizzare una collezione in edizione limitata di chitarre elettriche uniche, firmate Paoletti e "vestite" con i tessuti della maison Lastrucci. Un’operazione che unisce design, moda, musica e messaggi universali. “Vestiremo le chitarre con i miei abiti – ha spiegato Lastrucci durante la presentazione – e inviteremo una star internazionale a portare queste opere sui principali red carpet, per far risuonare un messaggio di armonia e dialogo. In un’epoca così buia, abbiamo tutti bisogno di bellezza, arte e pace". Una dichiarazione forte, che conferisce al progetto non solo un valore artistico, ma anche simbolico. Le prime creazioni saranno pronte nella primavera 2026, e si prevede una presentazione ufficiale in un evento che combinerà performance dal vivo, sfilata e installazioni artistiche. Paoletti, noto per l’utilizzo di legni antichi, inserti di mosaico e soluzioni tecniche d’avanguardia, ha accolto con entusiasmo la sfida: "Ogni chitarra sarà un pezzo irripetibile, nato dalla fusione delle nostre visioni. L’arte è amore, e quella di Eleonora lo è profondamente". Il progetto prevede la realizzazione di quattro o cinque strumenti unici, destinati a diventare vere e proprie sculture sonore, ognuna diversa, rivestita di tessuti vivaci e significativi, pensati per raccontare la forza della creatività condivisa. L’ambizione è quella di portare questi pezzi sui tappeti rossi più prestigiosi, a partire dal Festival di Cannes, trasformandoli in manifesti itineranti di pace e positività. Non è solo un gesto poetico: è una celebrazione concreta del Made in Italy artigianale e artistico, che parte dalla Toscana ma guarda al mondo. Da una parte, la raffinatezza sartoriale e la forza simbolica degli abiti firmati Lastrucci; dall’altra, l’energia istintiva del rock tradotta nella maestria tecnica delle chitarre Paoletti, prodotte nel laboratorio di Quarrata. "Ci siamo conosciuti e tra noi è nata subito empatia – ha raccontato la stilista –. Ringrazio il direttore dell’Hotel Il Tornabuoni, Marco Del Lama, per il supporto costante alle mie iniziative". L’incontro tra una stilista e un liutaio può sembrare improbabile, ma è proprio nella contaminazione tra mondi diversi che, a volte, nascono le intuizioni più potenti. E in un momento storico in cui l’arte ha il dovere di farsi portavoce di messaggi profondi, anche una chitarra può diventare uno strumento di speranza. 
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