ESCLUSIVA – Ariemma: “Il 2-3 di Bergamo decisivo per il titolo! Chi deve temere il Napoli? L’Inter!”
Il professor Enrico Ariemma, intervenuto al Festival della letteratura sportiva a Scampia durante la presentazione del libro “Il quarto scudetto del Napoli“, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni de ilnapolionline.com.
Qual è stato, a parer tuo, uno dei momenti più emozionanti della lunga cavalcata Scudetto del Napoli dello scorso anno?
“Devo dire che una domanda mi è stata fatta più volte in questi mesi e io ho sempre una risposta. Io individuo la partita di Bergamo, quella che è stata vinta per 3-2 sul filo di lana, quando in pratica il grigiore del pareggio sembrava scritto. Ecco, mi è sembrato proprio un turning point, un punto di svolta, perché credo che lì si sia presa coscienza, anche riscattando quel 3-0 sanguinoso dell’andata, che si poteva con intelligenza, con sofferenza, con garra e anche con la qualità, perché i tre gol sono gol di grandissima qualità, che appunto si poteva dar fastidio e forse qualcosa di più, no? E forse lì, dopo mesi nei quali ci siamo tutti guardati intorno e abbiamo provato a capire chi realmente fosse quell’uomo che sedeva sulla panchina, abbiamo capito che era, non so se il numero uno, ma sicuramente quello che poteva convertire le macerie in paradiso“.
Secondo te chi è stato decisivo nella trionfale stagione azzurra? Conte o un calciatore in particolare?
“Io dico che è stato decisivo Lukaku, perché il gioco offensivo del Napoli si è appoggiato su Lukaku, il quale ha fatto del resto 26 gol, perché per me 14 gol e 12 assist sono 26 gol. Escludiamo dal computo la miriade di assist non concretizzati, perché non tutti gli assist possono definirsi tali. Lukaku secondo me é stato decisivo e lo abbiamo visto finché non è arrivato Hojlund, insomma. In questa fase di transizione senza Hojlund, che è un giocatore molto diverso da Lukaku, noi abbiamo patito un’assenza e io sono tra l’altro convinto che il ritorno di Lukaku, in coincidenza con la riformulazione delle liste Champions, ci darà una quantità di soluzioni da farci stare allegri“.
Il Napoli quest’anno si è rinforzato, ha condotto una buona campagna acquisti e la differenza principale con l’anno scorso è la Champions, Sulla base di questo traguardo che è comunque impegnativo, la squadra di Conte dove può arrivare?
“Non a fare il triplete (ride, ndr), però può arrivare lontano. Io vedo il Napoli in campionato, non so se favorito, ma sicuramente candidato a lottare punto a punto con un altro paio di squadre: a mio modo di vedere, saranno le milanesi. Credo che in Champions si possa andare avanti e che la rosa quest’anno sia davvero profonda. Ecco, mi diverte anche pensare che nel libro del professor Trombetti ci sono dei relitti di dialogo in cui si lamenta di alcune situazioni particolari come quelle relative ai calciatori subentrati. Oggi la rosa è profonda ed io credo che ci sia un’intercambiabilità di uomini e di moduli di tutto rispetto. Si può arrivare davanti, purtroppo il tifoso medio è bulimico e magari penserà che arrivare secondo in campionato sia una tragedia, un insuccesso, un fallimento, ma credo che siamo sui livelli dell’anno scorso“.
Ecco, tu hai detto che le milanesi potrebbero insidiare il Napoli. Lo scorso anno gli azzurri senza coppa sono arrivati dove sappiamo, quest’anno per ora sembra che il Milan stia recitando un ruolo simile. Tu credi che i rossoneri possano alla lunga insidiare il Napoli?
“Vedendoli giocare no, dico la verità. Io credo che il rivale del Napoli sia l’Inter e se vogliamo essere obiettivi forse i nerazzurri nei singoli sono un filo più attrezzati. Ma non è questo il punto. Ma credo che il Napoli sia assolutamente in grado di arrivare dove è arrivato l’anno scorso. L’anno scorso siamo arrivati punto a punto, situazione in cui le variabili sono infinite“.
Intervista a cura dell’inviato Riccardo Cerino
