Incocciati ricorda Maradona: «Un genio, un amico e una lezione di vita per tutti»
Giuseppe Incocciati, ex attaccante di Napoli e Milan, ha condiviso con La Gazzetta dello Sport ricordi e riflessioni su Diego Armando Maradona. Ecco le sue parole:
“Diego l’avevo conosciuto già a Milano, feci la prima rete in A contro il suo Napoli, vincemmo 2-1. Poi andai a festeggiare, e mentre facevo serata in un locale entrò lui. Ci ritrovammo a cenare insieme, ridere, prendere confidenza. Siamo dello stesso segno, due scorpioni, sintonia perfetta. A Napoi eravamo amici con le famiglie, stavamo sempre insieme. Tranne la notte, lui usciva e io no.
La sua storia insegna due cose. La prima: Diego è nato in una baraccopoli ed è diventato il numero uno al mondo, quindi non pensate mai che la vita non vi offri delle possibilità. La seconda: la parabola di Maradona si è arrestata per colpa della droga, quindi statene lontani, rovinarsi è un attimo.”
Poi un aneddoto sulla pace fatta con il figlio: “Si me lo chiese Diego Junior. Suo padre venne a trovarmi a Fiuggi, lo portai sul campo da golf e glielo feci incontrare. Li lasciai soli, li guardavo da lontano, seduti a parlare per oltre un’ora, e sorridevo. Maradona fu un galantuomo, avrebbe avuto tutto il diritto di fregarsene. Invece ha riconosciuto suo figlio, che oggi è un uomo felice.”
