METTIAMOLA COSÌ: ALMENO IN OLANDA, TRA 48 ORE, POTRANNO ESSERE FRESCHI
Mettiamola così: almeno in Olanda, tra 48 ore, potranno essere freschi. Il Napoli resta a guardare in campo, Scott McTominay e Rasmus Hojlund restano a guardare in tribuna, grandi assenti non annunciati della vigilia. Tutti se li aspettano titolari e loro, invece, nemmeno mettono le scarpette. In borghese sin dal primo minuto. Un’altra doppia assenza, come era già capitato anche a Milano: in quella occasione furono Spinazzola e Olivera i grandi esclusi, con la difesa monca di due elementi. Stavolta ci ha pensato il centrocampo a complicarsi la vita.
Non c’erano stati troppi dubbi alla vigilia. Infatti sia il danese che lo scozzese erano attesi in campo regolarmente al proprio posto. Anzi: qualche problema c’era stato per Scott, tra un rientro complicato dalla nazionale e un colpo subìto a poche ore dalla partita. Ma non sembrava poter accendere l’allarme. E infatti l’allarme s’è acceso da solo quando il suo nome mancava dalla distinta di Torino. Peccato: proprio qui, un anno fa, era stato decisivo per la vittoria. E forse avrebbe potuto ripetersi. Poi arrivavano entrambi da una partenza lanciata: un gol per lo scozzese in nazionale, tre addirittura per la punta danese. Come fai a tenere fuori due momenti così? Invece Conte ha ragionato, ha frenato tutto, non ha rischiato. L’esempio recente era stato Politano: non frenato prima della sosta e poi incappato in un guaio muscolare che ha reso tutto più complicato in queste due settimane. Quello che resta è un non-rischio improvviso. E stavolta pure diverso da Milano: in quella occasione i due assenti non erano neppure partiti, stavolta gli ex Manchester United sono arrivati fino a Torino per essere esclusi. L’aria piemontese, forse, potrebbe aiutarli.
A fare chiarezza, allontanando qualsiasi nube, ci aveva pensato anche Giovanni Manna poco prima della partita, rispondendo agli interrogativi dei tifosi e non solo: «Giochiamo tante partite, è inutile in questo momento correre dei rischi» – aveva detto a Dazn il ds azzurro analizzando la situazione – «Soprattutto per Hojlund che ha un affaticamento muscolare». Un guaio che non è un infortunio, ma che potrebbe diventarlo. Ricordate Conte in conferenza venerdì? «Quando un calciatore è affaticato devi tenerlo fuori, potrebbe farsi male». Ecco, proprio così. Negli ultimi test la condizione del danese non era parsa al meglio. Anche Manna ha provato a illuminare di più: «Tra poche ore dobbiamo partire per la Champions, è importante non correre dei rischi quando non è opportuno farlo». E McTominay? Un guaio piccolo e fastidioso, una ferita procurata giovedì con dei punti di sutura: «Ha preso un colpo e precauzionalmente è meglio evitare di farlo giocare, abbiamo deciso di preservarlo di comune accordo».
La domanda – amara – dei tifosi è ora onestamente solo una: chi ci sarà martedì sera in casa del Psv? Le buone notizie sono di Buongiorno e Politano, entrambi ampiamente recuperati e in campo nel secondo tempo ieri sera a Torino. Alessandro e Matteo si candidano per un posto da titolare in Champions. E con ogni probabilità anche McTominay e Hojlund si giocheranno il posto: il danese può riprenderselo con sicurezza smaltendo la fatica, lo scozzese potrà invece vivere un ballottaggio.
Ma nulla di nuovo, era già questa l’idea della vigilia, ancor di più dopo questo piccolo incidente alla caviglia che sarà rivalutato già oggi. Uno tra lui e De Bruyne potrebbe anche sedersi in panchina all’inizio nel gioco delle rotazioni. Ci sarà sicuramente Gilmour: ieri sera protagonista sfortunato. Lo scozzese sostituirà ancora Lobotka, l’ultimo a rientrare tra gli infortunati. La sua assenza si è notata anche nella notte di Torino. È arrivato il momento anche di Rrahmani: non in Olanda, ma Conte ha sempre sperato di poterlo recuperare per l’Inter e ritrovare così la sua coppia di centrali titolare. Beukema è ancora avvantaggiato in casa del Psv, poi si vedrà. Partono oggi 48 decisive per tutti. Anche per rialzarsi da una scoppola che va cancellata subito.
Fonte: Il Mattino
