Serie A, la figura dell’attaccante: il falso nove

By Simona Marra il Ott 16, 2025 - 16:00:29

Nella serie A che riparte in questo fine settimana le squadre di testa possono fare affidamento su tipologie di bomber assai diverse tra loro. Ma non per questo una è meno efficace (o efficiente) dell’altra.

Factory della Comunicazione

Il Napoli di Antonio Conte ha sostituito la sua punta centrale Lukaku con un altro gigante d’area di rigore: Hojlund. L’Inter conta su Lautaro e Thuram. E poi, come sottolinea Il Mattino, c’è la controtendenza, quella del falso nove, quella che in quel momento fa le fortune di Gasperini e Allegri.

Dobvyk, Ferguson, Gimenez e perfino Leao sono fermi al palo. E allora a trascinare a suon di gol Roma e Milan ci pensano Soulè e Pulisic. Per rendere l’idea: l’americano a quota 4 reti è anche il capocannoniere della serie A a pari merito con Orsolini del Bologna, nemmeno lui un centravanti.

Allegri lo ha accentrato rispetto alla posizione di esterno che ricopriva la scorsa stagione e da terminale offensivo del Milan si sta rivelando un perfetto bomber . E pensare che il suo score sarebbe potuto essere ancora più lauto se in occasione dell’ultima gara di campionato in casa della Juventus non avesse calciato in curva un calcio di rigore nella ripresa. Così come Pulisic nel Milan, anche Soulè è determinante nella Roma.

Gasperini gli ha consegnato le chiavi dell’attacco. E aspettando l’esplosione dei suoi centravanti (Dobvyk e il nuovo arrivato Ferguson) ci pensa l’argentino ad accendere la luce. Ha segnato già 3 gol decisivi per il raggiungimento del primo posto (con 15 punti) della Roma del Gasp. Il campionato appena iniziato, però, è ancora in attesa di capire chi potrà essere per davvero il re dei bomber. Lo scorso anno il capocannoniere fu Retegui. Ma nelle stagioni precedenti Luataro e Osimhen vinsero sia il premio di miglior marcatore che lo scudetto con Inter e Napoli a dimostrazione di questa connessione strettissima il re dei bomber e la squadra che conquista il titolo.

D’altra parte anche Lukaku fu decisivo per Conte lo scorso campionato con i suoi 14 gol in 14 partite diverse. Perché in 13 casi su 14 gli azzurri si aggiudicarono i tre punti.