Di Natale: “Sarà un giocatore importante, è un predestinato”

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Da ex attaccante ad attaccante: l’ha impressionata Pio Esposito che con l’Inter e l’Italia ha iniziato la stagione alla grande?
“Lo conoscevo perché sono amico dei dirigenti dello Spezia e ho conosciuto prima suo fratello Sebastiano quando sono andato a vedere gli allenamenti dei bianconeri: lo scorso anno ho visto Pio e mi è sembrato subito evidente che fosse dotato di notevoli qualità tecniche. Non mi hanno sorpreso, dunque, né i tanti gol in Serie B né la rete in Estonia di sabato”. Ha detto Di Natale nella sua intervista alla Gazzetta dello Sport.
Ne parla come di un predestinato.
“Sarà un giocatore importante per il calcio italiano per i prossimi dieci-quindici anni. È un predestinato perché ha anche la testa da campione. Parlandoci sembra più grande della sua età: è umile, cerca sempre di imparare ed è molto educato”.
A chi assomiglia di più tra i giocatori del passato? Vieri o Toni?
“Per me a Vieri anche se Bobo era sinistro, mentre Pio è destro”.
In Estonia ha segnato un gran gol.
“Vero, ma è stata convincente tutta la sua prestazione: ha difeso palla, ha fatto salire la squadra e si è mosso parecchio. E’ uno che sa giocare a calcio, ci vuole poco per capirlo”.
Kean, Retegui, Esposito, Raspadori, ma anche Lucca, Scamacca e in prospettiva pure Camarda: là davanti abbiamo abbondanza dopo che per qualche anno sembravamo senza bomber.
“In Italia i grandi giocatori sono sempre nati e abbiamo spesso avuto abbondanza in tutti i ruoli. È però importante crescere i nostri ragazzi nelle Scuole Calcio, farli lavorare sulla tecnica. Il talento va coltivato”.
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