Clean sheet Napoli, la differenza con un anno fa
Il Napoli di Conte non trova il suo clean sheet dal 30 agosto, dalla partita col Cagliari, e la differenza con una anno fa si nota. Il Corriere dello Sport scrive: “Il Napoli contava già quattro clean sheet nelle prime 6 giornate di campionato, con 4 gol subiti: 3 tutti d’un fiato a Verona, uno contro il Parma su rigore. Stop. Oggi la storia è diversa, nonostante le cinque vittorie e il primato condiviso: 6 reti subite in altrettante partite, però meglio, cioè peggio distribuite; 2 con Milan e Pisa, una con Fiorentina e Genoa. Porta blindata soltanto ad agosto, al Mapei con il Sassuolo in apertura e con il Cagliari al Maradona: saranno 49 giorni sabato a Torino. Contando anche la Champions, e al netto delle incredibili difficoltà create dall’inferiorità numerica contro il City a Etihad, sono 9 i gol incassati dal Napoli in 8 partite: 2 a Manchester, uno in casa con lo Sporting Lisbona. L’alternanza sistematica dei portieri, quattro volte tra i pali ciascuno, non ha inciso minimamente in negativo: bene precisarlo e aggiungere il dato degli xG contro, pari a 6,36. Identità quasi perfetta con i gol. I problemi, oltre a qualche inevitabile defaillance individuale, riguardano più che altro l’interpretazione di squadra della fase di non possesso. Tanti tiri concessi: 63 contro i 52 dell’Inter, i 58 della Roma, i 57 del Milan; 94 contando la coppa, di cui ben 23 dal City in inferiorità. E ancora: registrati inusuali cali di attenzione nei finali di Firenze, sul 3-0, e contro il Pisa, sul 3-1; e iniziali contro il Genoa e soprattutto il Milan. Con una grande attenuante: a Milano, facendo anche i conti con l’arrivo dello Sporting, Conte fu costretto a varare una linea inedita con Di Lorenzo, Marianucci, Juan Jesus e Gutierrez. Due debuttanti assoluti: Marianucci e Guti. Assenti: Rrahmani, Buongiorno, Olivera, Spinazzola”.
