DAZN, stretta sugli utenti “pezzotto”: richiesti 500 euro di indennizzo a chi è già stato multato
Partite le richieste di indennizzo da parte di Dazn
Scatta la seconda fase dell’operazione antipirateria: DAZN avvia richieste economiche dirette a oltre 2.000 utenti individuati e sanzionati. C’è una settimana di tempo per evitare il ricorso alle vie legali.
La battaglia contro la pirateria televisiva si intensifica. Dopo l’operazione della Guardia di Finanza di Lecce che lo scorso maggio aveva smascherato un vasto sistema di IPTV illegali, ora arriva la controffensiva delle emittenti titolari dei diritti. DAZN ha ufficialmente iniziato a inviare richieste di indennizzo da 500 euro ai 2.282 utenti già multati per visione illecita dei contenuti.
L’iniziativa riguarda chi è stato identificato come utilizzatore finale del cosiddetto “pezzotto”, e rappresenta un tentativo di conciliazione prima di procedere per vie legali. Le lettere, spedite tramite raccomandata, concedono sette giorni di tempo per accettare la proposta e chiudere la questione. In caso contrario, DAZN si riserva il diritto di agire in sede giudiziaria, dove le richieste risarcitorie potrebbero risultare ben più onerose.
Chi è coinvolto
La lista degli utenti è stata fornita a DAZN (insieme a Sky e Lega Serie A) su autorizzazione della Procura, trattandosi di soggetti danneggiati dalla diffusione illegale dei contenuti. I nominativi erano già stati raggiunti da una sanzione amministrativa di 154 euro, come previsto dalla normativa italiana, ma ora le emittenti vogliono ottenere anche un risarcimento diretto per i danni economici e d’immagine subiti.
L’origine dell’indagine
Tutto parte da un’inchiesta della Guardia di Finanza di Lecce, che ha scoperto un’articolata rete criminale con base nel capoluogo salentino, specializzata nella trasmissione abusiva di contenuti provenienti da piattaforme come Sky, DAZN e Netflix. La centrale, tecnicamente avanzata, alimentava migliaia di abbonamenti illegali in tutta Italia, con tariffe attorno ai 10 euro al mese.
Il giro d’affari illecito stimato superava i 500.000 euro, parte dei quali reinvestiti in beni mobili e immobili. L’operazione ha portato al sequestro di auto, immobili e denaro contante, oltre alla denuncia di quattro soggetti per violazione del diritto d’autore e autoriciclaggio.
Ora tocca agli utenti
Ma l’attenzione, oggi, è rivolta soprattutto ai fruitori del servizio pirata. Le lettere di DAZN rappresentano un messaggio chiaro: chi ha usufruito della visione illegale non potrà cavarsela con una semplice multa. La piattaforma punta a dissuadere ulteriori violazioni e, al tempo stesso, a recuperare parte dei danni subiti.
Fonte: Gazzetta dello Sport
