Nel corso di Napoli/Genoa ci son stati segnali di riavvicinamento tra le tifoserie
Segnali di riavvicinamento. È questo ciò che emerge dal comportamento dei tifosi di Napoli e Genoa, che in passato erano gemellati. Gemellaggio che s’era interrotto ufficialmente ad aprile 2019. Ciò che è stato e ha rappresentato, però, è sempre rimasto impresso nella mente dei tifosi. Andare a circostanziare sulle cause oggi sarebbe troppo opportunistico, tuttavia per quanto si è visto e sentito durante la partita di ieri al Maradona, è il caso di parlare, appunto, di riavvicinamento che s’erano già visti la scorsa stagione.
I cori all’intervallo
I tifosi del Genoa dal settore ospiti hanno intonato dei cori per Ciro Esposito, tifoso del Napoli ucciso nel 2014 da Daniele De Santis, tifoso della Roma, poco prima della finale di Coppa Italia contro la Fiorentina. Un caso che ha sconvolto il mondo ultras e che ha trovato la solidarietà di tante tifoserie, non solo italiane. Dalla Curva A è prontamente arrivata la risposta: «Genoa, Genoa». I tifosi rossoblù hanno nuovamente cantato: «Napoli, Napoli». Un clima di amicizia e riavvicinamento. Successivamente, le due tifoserie hanno intonato dei cori contro i tifosi della Roma per la grande rivalità.
Lo striscione per Rececconi
«Gli ultras hanno memoria Rececconi nella storia». È questo lo striscione esposto dai tifosi del Genoa nel settore ospiti. Il riferimento è chiarissimo a Luciano Vivenzio detto Rececconi, storico capo ultras della Curva B scomparso lo scorso anno. Segnali positivi di riconciliazione tra due tifoserie storiche. Fonte: Il Mattino

