Contro il Genoa, il Napoli di Antonio Conte rischiava una serata amara: primo tempo opaco, lento e privo di idee, chiuso sotto per il gol del giovane Ekhator. La scelta iniziale di Conte di tornare al 4-3-3, lasciando fuori De Bruyne dopo la Champions, sembrava aver spento gli automatismi della squadra. Ma nella ripresa il tecnico azzurro cambia tutto: inserisce Spinazzola e soprattutto De Bruyne, che trasforma il volto del Napoli. In 18 minuti arrivano i gol di Anguissa e Hojlund, che ribaltano il risultato e regalano la vittoria.
Restano però dei nodi da sciogliere, in particolare la difesa — ormai fragile da sei gare consecutive — ma la mano di Conte si vede: coraggio, cambi vincenti e mentalità. Decisivo anche Milinkovic-Savic, protagonista dell’azione del pari con un lancio perfetto. Hojlund, invece, continua a segnare e incarnare la fame del suo allenatore.
Fonte: Il Mattino
