ESCLUSIVA di Ciccio Graziani a “Il Mattino”: “Hojlund come Haaland? Certo che può diventare come il norvegese”
«Il rientro di Lukaku gli farà bene, da lui può imparare»
Detto da lui……………

Due gol per prendersi la scena, due gol per emozionare una città. Due gol, soprattutto, per prendersi tre punti che saranno «…fondamentali nel corso della competizione in cui il Napoli vuole essere protagonista» ne è certo Ciccio Graziani. Uno di quelli che di attaccanti di razza ne ha visti, se ne intende.
Ora se li gode. Uno tra quelli che nelle ultime settimane ha dovuto levare gli scudi per “difendere” il lavoro di Conte, gli investimenti del club azzurro, le prestazioni della squadra in questo avvio di stagione.
Dopo i due assist a Hojlund, ha avuto ragione.
«Nelle ultime settimane ho litigato per difendere il lavoro offensivo che vedevo nel Napoli di Conte. Ma è assurdo dover difendere calciatori come De Bruyne. Non solo per gli assist fatti a Hojlund mercoledì in Champions: questo ragazzo è un campione, un valore aggiunto e l’ha dimostrato. Lo sarà soprattutto nei grandi appuntamenti europei. Hojlund l’ha già scoperto: sono certo che darà una grande mano alla squadra».
Il bomber danese ha trascinato contro lo Sporting: dove può arrivare?
«Non so che margini di crescita possa avere, ma da quando è arrivato a Napoli ha già segnato tre volte, è stato fondamentale mercoledì. E la vittoria che arriva dai suoi gol sarà decisiva anche per il passaggio del turno che Conte insegue».
De Bruyne ha scherzato: può diventare davvero come Haaland?
«Perché no? Ma deve lavorare tanto perché allo United non gli è andata bene. E ora deve dimostrare che non era lui a sbagliarsi, ma gli altri».
Quali sono stati gli errori della mancata esplosione definitiva in Premier League?
«Bisogna capire se la colpa fosse più sua o di chi non lo schierava in campo, soprattutto il secondo anno. Diciamo che io una idea me la sarei fatta…»
Ci dica.
«Guardando a quanto sta dando lui con gli azzurri e anche a quanto ha fatto nella passata stagione McTominay, possiamo immaginare che forse a Manchester qualcuno di confuso c’è».
Cosa gli manca per raggiungere i livelli di Erling?
«Paragonarli ci può stare, hanno caratteristiche tecniche e fisiche molto vicine, sono entrambi mancini, agiscono entrambi negli spazi per far male alle difese. Ma con ogni probabilità farlo ora sarebbe ingiusto. I numeri pendono tutti da un lato, che è quello del bomber del City. Rasmus deve solo pensare a crescere come sta facendo. Innanzitutto per diventare un attaccante europeo che può fare la differenza a tutto tondo. Si vede che oggi a Napoli ha voglia di rivincita, soprattuto si vede che ha fatto più esperienza da quando giocava in Serie A con l’Atalanta».
Quanto sarà importante per lui lavorare anche con Lukaku?
«Tanto perché può aggiungere anche le caratteristiche di Romelu e assomigliargli. Tenere palla, far salire la squadra, cose che Conte già oggi gli chiede e che si vedono in campo. Ma il percorso è appena all’inizio».
Dopo l’infortunio di agosto per il belga, si è puntato a occhi chiusi su di lui.
«Ed è stata la scelta più azzeccata secondo me. Sono certo, però, che il Napoli non potesse fare colpo migliore per sostituire Lukaku in questi mesi».
Nel frattempo, si gode gli assist di De Bruyne come faceva Haaland.
«Kevin sarà importantissimo per Rasmus: il passaggio del primo gol con lo Sporting è un corridoio che può vedere solo lui. Poi Hojlund è stato bravo e fortunato: bravo perché ha mostrato cosa deve fare un attaccante in quelle occasioni, fortunato perché quando la palla passa sotto le gambe di un portiere avversario c’è sempre un pizzico di buona sorte. Ma l’ha meritata. Poi ha l’istinto da attaccante vero: si vede proprio quando tira e fa gol tra le gambe del portiere o quando segna il raddoppio, anticipando tutti con un movimento che solo un grande attaccante può immaginare».
Fonte: Il Mattino
