CdS Campania – “IL MAGO”. Il regno di Kevin. Il re è vivo,viva il re!
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Pe r due giorni, dopo la questione della sostituzione a Milano e la prima sconfitta in campionato, il mondo della critica investigativa ha cominciato a cercare o addirittura a trovare indizi e prove di colpevolezza: Kevin De Bruyne, per il Napoli, è un problema. Forse è il
Problema. O magari lo rallenta: non corre, o quantomeno non corre forte. Trotterella per il campo. E toglie spazio a McTominay, ed è la chiave dell’equivoco tattico. Forse è lui stesso l’equivoco. Eppure, beh, a Manchester lo chiamavano king Kev e come un king, un re, lo ha accolto anche l’istituzione Serie A quando è arrivato in Italia. Del resto, chi può negarlo, è un fuoriclasse. Uno dei migliori dell’ultimo ventennio. Già, però magari è sazio. Stanco. Ancora fuori forma. E ancora parole. Per intenderci? Sarebbe meglio riguardare la notte di Champions contro lo Sporting Lisbona, fare analisi adeguate e poi alzarsi in piedi al cospetto dell’azione del primo gol di Hojlund. Due assist, due bellezze e una prestazione feroce in entrambe le fasi: per lui, magari, è la normalità ma il Maradona ha bevuto tutto d’un fiato una coppa di champagne gelato e poi, ebbro di calcio, ha brindato a lui. «Kevin-Kevin-Kevin». De Bruyne forse non lo sa, ma il popolo azzurro dedica raramente un urlo così forte, esplosivo, spontaneo e corale a un giocatore. È riservato solo ai più grandi. È il modo di ringraziare un campione. Il re è vivo. Viva il re.
Fonte: CdS
